mercoledì 20 giugno 2012

I complimenti delle nonne superano ogni cosa.


Solo ora mi sono accorta della crescita sproporzionata degli alberi della via genitoriale.
Ne attendevo la crescita paziente, la decantavo nei miei sogni immaginandomi cresciuta tornare ed accorgermi che gli alberi erano cresciuti tutto a un tratto. Come già prevedevo sarei cresciuta io, tutta d'un botto.
E il momentò arrivò. Un momento diverso da quello che mi immaginavo: volevo essere la paladina dell'amore che mandava a quel paese il tal dei tali che mi aveva infranto il cuore in quel periodo.



Non me ne ero mai accorta. Eppure oggi, con il mio mezzo primordiale, rischiando che venisse rubato per una perfetta legge del contrapasso realizzata grazie alla rottura con tanto di tenaglie del Lucchettone di Madre (giuro, ve la racconterò presto.), ne ho intraviste le grandi chiome da lontano.
Avvicinandomi ne ho osservato la circonferenza, le rughe della corteccia dove a 13 anni scrivevamo cose vandale. E mi sentivo come il Joe Strummer di quartiere. Grandi ambizioni, grandi aspirazioni.
Il verde intenso delle foglie, grandi, enormi, folte.

Il valoroso uomo dice sempre che se trovi due alberi che ti piacciono in un luogo, quel luogo può diventare la tua casa. Sarà la mia passione incondizionata per Cosimo, l' amato Barone Rampante, sarà che gli alberi mi piacciono punto, ma qui gli alberi coronano il sogno adolescenziale. Il ritorno a casa dell'eroina. Giusto per una visita, giusto per assaporare la Lunga estate italiana, prima di tornare ai 20 gradi con pioggia (appena controllato il meteo col valoroso al telefono...non vi dico che abbiamo detto) e conservare nel cuore questi piccoli piaceri.
Quando ritrovi la casa, il letto con le lenzuola, il caos che solo io so generare. La scrivania con le foto, le nonne al balcone.
Le serate in bici, pensare che si aveva la forza di passare la Lunga estate sempre fuori col biciclo. E si aveva fretta di crescere, ma come ogni cosa, ora si avrebbe solo fretta di tornare indietro.


Non c'è nulla come il nido famigliare, e questa settimana ve lo voglio solo ricordare. E forse condividerlo.
Perchè qui non ci sono alberi brutti.
(Ma nemmeno nel Paese dei Maglioni, solo che sono un po' arenati allo stato autunnale perenne)










 Le foto con l'ipad sono bellissime perchè la risoluzione è così bassa che sembrano foto di decenni fa.

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