venerdì 28 giugno 2013

Per Frankenstein, e per voi che abitate al sud.

Che se non aggiorno il blog Madre, la fan piu' accanita poi mi sgrida su skype come stamattina.

"Ciao mamma, vado che scrivo il blog prima di uscire"
"Si ecco, perche' sono andata e non era ancora aggiornato"

PURE.

Beh, ma ci ero quasi a volerlo aggiornare, soprattutto dopo la mia esperienza di ieri in macchina sull'autostrada: mi e' sembrato di vedere la morte in faccia mentre superavo non uno ma due camion che andavano velocissimi.
Quindi io, dovevo andare ancora piu' veloce.
Li ho superati URLANDO di paura come quando fai il Blue Tornado di Gardaland (non voglio sentire che qualcuna di voi non sa cosa sia perche' quella cosa li' ha segnato la mia adolescenza fino all'anno scorso n.d.r.), e voi tutte ben sapete come va la mia guida da queste parti.

Il fatto e' che io e' piu' di un mese che ho un fail pronto.
Ce l'ho pronto, prontissimo. Ma e' il tempo metereologico che non lo e'.
Analizziamo la situazione.

Lussemburgo, ieri.

Una classica visione estiva.
So che anche al nord da me la situazione non e' meglio, ma io mi sono concentrata su dove amica Fra vive ossia:


SOLE.
25 gradi, questi sconosciuti. Che laggiu' esistono.
Quindi amica Fra prendi nota di questo faildate e anche voialtre al sud. Che questo e' tutto per voi.

Io mi sono innamorata dei cappelli di Federica Moretti.
No ma dico, come non ci si puo' innamorare? C'e' scritto Svampi sopra.



Ma parliamo di quello rosso?

In ogni caso, ci ho visto subito un bel faildate.
Mi ci volevano solo poche cose:
-un cappello inutile
-delle stoffa che volevo, ovviamente a tinta unita non avevo nulla in casa
-ago e filo
-e cotone, io ho usato dei dischetti per struccarsi, di quelli fighi che rubo in albero (ehm, ehm)
-spilli per imbastire (che sapete bene come sia importante)

In ogni caso, come al solito, sono partita senza nemmeno pensare a COSA stessi facendo.

Ho preso il magnifico e fantastico dischetto struccante e l'ho avvolto nella stoffa, messa al contrario. Mi sentivo cosi' smart dopo questa mossa.
L'ho chiuso con uno spillo e ho tagliato la stoffa seguendo la forma dell'amico dischetto.


Fatto cio' ho tolto il cotone e ho cucito/imbastito il tutto, lasciando una piccola parte non cucita.
In questo modo ho potuto girarlo con la stoffa dalla parte giusta (mossa smartissima). Ma per farlo ci e' voluta una santa, santissima pazienza. Perche' l'amico e' qua, voleva rimanere in forma di tortellino. 

Che poi sembra pure la forma del Lussemburgo. Vabbeh ormai sono patriota.



Ho proseguito inserendo il cotone e cucendo il tutto. Ma il fatto e' che la cosa sembra COMPLETAMENTE diversa da quella cosa che era prima.
Ne ho preparato un altro prima di fotodocumentare il tutto e quindi ora faccio come la Clerici che se mette in forno una cosa invece di aspettare, ve ne tira fuori una gia' pronta.


Vabeh, sara' un capello con orecchie non ESATTAMENTE uguali.
Diciamo.



La parte piu' difficile, dopo essermi ripresa dallo shock delle orecchie diverse, e' stato quelle di cucirle sul cappello.
Visto che sono coooosi' smart, le ho attaccate prima con degli spilli.
E gia' li stavo sudando freddo, con nervi tesi che manco alla laurea proprio.



Ho iniziato a cucire dall'interno con serie difficolta', sara' perche' come al solito invece di guardare e usare il filo giusto per l'ago giusto ho fatto un casino.
Scusate la foto sparaflashata ma se no non si vedeva nulla.
Procedendo ho sempre piu' avuto l'impressione che il cappello si stesse trasformando in una sorta di accessorio fashion per Frankenstein visto e considerato come cucio bene.

E poi ci siamo, e' quasi fatta.


Ma poi compare li', la mini orecchietta, come se non bastasse. Un cappello per Frankenstein colpito da radiazioni che fanno crescere orecchie OVUNQUE.
Ricucita anche lei, ho terminato la mia creatura.



Non dovrei nemmeno dirvelo, perche' dovreste saperlo.
Ma io con questo obrobrio, non sono mai uscita di casa.
Aspetto Halloween.

lunedì 24 giugno 2013

Quanto vorrei un arcobaleno

Devo ammettere, che per essere la prima volta, mi sono davvero gasata.
Cioe' vorrei davvero, ma davvero, essere una di quelle blogger che ha mille proposte e per cui puo' anche scegliere di dire di no, ma io che sono affamata di fama non posso permettermi di dire di no a nulla.

Ah-ah.
CREDIAMOCI.
Sogniamo sempre, che il nostro blog emerga. Ma io, boh, si lo vorrei MA ANCHE NO.
Mi risulta gia' difficile gestirvi cosi', ma figuriamoci se siete piu' di 3 gatti.
Quanto mi diverto a dire ste cavolate.

Certo che vorrei un blog con mille persone a seguirmi, con mille impegni che conseguono.
Ma invece, c'ho 'sta roba qui. Che vi devo dire mi da sempre poche soddisfazioni.
Pero' ci credo, e voi non mi conoscete, ma per me mantenere l'attenzione piu' di 5 minuti sulla stessa cosa e' davvero difficile, figuriamoci (quasi!) 2 anni.
Il record per la durata d'attenzione se lo piglia il valoroso uomo, seguito da blog piu' fail del mondo.

Insomma, ci credo e devo dire che quando mi hanno contattato per avere un mio feedback su un sito, ero un po' perplessa.
1. perche' ho letto la mail tipo 10 giorni dopo (no, ma la controlla la mail io)
2. perche' pensavo avessero sbagliato indirizzo mail
3. perche' mi sembrava troppo bello per essere vero

Poi pero' mi sono convinta.
Innanzitutto, io sono la figlia del consumismo in persona.
Il buco in cui viviamo e' pieno di qualsiasi tipo di cosa che compro.
Compro colletti, collane, anelli, tazzine strofinacci e via discorrendo.
Sto cercando di smettere ma e' una malattia.
Nello smettere, mi iscrivo alle newsletter dei siti di design.

E allora quando mi hanno chiesto un feedback su Raily, oggetti di design beh ovviamente avrete capite che ho deciso di dire quello che penso.
E penso che supportare aziende nuove, italiane e giovani, sia importante.
Alla fine io vorrei che qualcuno credesse cosi' tanto nei miei progetti da parlarne, ma in fondo non e' quello che vogliamo tutti?
Il sito mi piace, la grafica e' chiara e non e' troppo invasiva. Mi ci sono messa per vedere come funziona con l'acquisto ed e' alquanto semplice.
Il sistema funziona bene: oggetti di design che vengono proposti a prezzi scontati per un determinato tempo. Foto e dettagli sono minuziosi ma chiari, per scoprire quando scade l'offerta basta lasciare il cursore sulla foto e la scadenza appare come per magia (questa cosa mi piace da morire, ma poi ci hanno pure il conto alla rovescia!).
Mi piace perche' c'e' molto spazio dedicato alle immagini, i prezzi sono di un carattere giusto e non troppo invasivo. Diciamo che non ci si sente invasi e bombardati da mille scritte ovunque. E poi e' un sito semplice. Per accedervi basta fare login o iscrivervi.

E' un sito che ha poco piu' di 2 mesi di vita (e' nato durante il Salone del Mobile), ma gli auguro di continuare. Abbiamo bisogno di persone che credono in noi, mai come prima.
Soprattutto quando vi mettono un manzo del genere in prima pagina, come fate a non iscrivervi?




giovedì 20 giugno 2013

How to, ovvero come diventare un'aragosta

Un breve faildate, per rendervi partecipi della mia vita tragica.
Sono diventata un'aragosta, e questa cosa si protrae da giorni.
Dopo una fuga romantica, con mia madre.
Che sia lei la causa di tutto cio'?
In parte, ma per la maggior parte NO.

E' tutta colpa del fatto che io non uso piu' la crema solare, non tanto perche' in genere non la usi ma perche' qui da 'ste parti non ne ho MAI bisogno.
E allora io arrivo al mare con la mamma, me la prendo con calma e mi spaparanzo lunedi mattina sul lettino al sole, pronta per tre giorni di furore solare e incetta di vitamina D come non mai.

Mi metto la crema spray, protezione 20.
Normalmente metto la 50 ma suvvia, alle prima ore del giorno puo' bastare la 20.
E infatti.

E infatti non funzia. La metto ma non va.
Ma VERAMENTE NON VA.
Inizio a grattarmi ovunque e la prima cosa che penso e' : No il maledetto eritema al primo giorno no.
Ma non era eritema, e considerare il primo giorno un dramma era un eufemismo: nella prima ora del mio primo giorno ho preso un ustione causata dalla crema andata a male.
E io non sapendolo, continuavo a metterci crema sopra.
Sono giorni ancora che soffro.

Ed eccomi in versione aragosta:
Si, ogni tanto anche io mi faccio le fotazze. Una volta su mille esco quasi decente. In questo caso sembro superFaiga, mio modestissimo parere.



Foto offuscata delle mie gambe in una foto da poser precena con mamma.
Notate un leggins naturale che va dal rosso al bianco sulle mie gambe?
ECCO APPUNTO.

Seguito dal primo piano roseo.
Da paiura.


E ora...le gambe, al giorno d'oggi dopo 4 giorni di crema 50 e senza sole:


La luce nordica non rende giustizia alla mia versione di tifosa della Polonia agli Europei di calcio.

giovedì 13 giugno 2013

Di sicuro non faccio Giotto di secondo nome

Che poi, mio nonno dipinge. Cioe' ma fa di quegli acquerelli fichissimi.
E io manco un cerchio so fare. Ma meno male che ho fatto la scuola d'arte.
MENO MALE PROPRIO.

E meno male che mi annoio. Se no col cavolo che avrei INVENTATO i faildate.
Che nessuna americanetta ex chearleader e amante dello shabby chic mi potra' rubare. E no, io il link al suo ORRIBILE SITO non ve lo concedo.
Zero visite avra' da me la ladra americana. Ma che vada a farsi i cookie al burro d'arachidi va.

Ieri mentre il valoroso uomo mi ci era ancora impegnato a portare a casa il pane, ho pensato bene di riesumare dalla tomba un vecchio faildate programmato a gennaio e mai fatto.

I pois, unica vera passione. Dorati poi, sembra che abbiano scritto sopra: Svampi, Svampi, facci un faildate!


Evidentemente, qualcuno (qui sopra) sa fare meglio di me le cose.
Nella noia mi sono procurata l'occorrente aka il regalo del valoroso uomo.
Vassoio, bicchieri e moka di Seletti.


Aggiungeteci il pennarello dorato.
Mai usato ed acquistato proprio per questo scopo.


Utilissimo, visto che il colore NON RIMANE.
La giuoia, come sempre.
Io pero' ho appena iniziato a fare macchie che dovrebbero essere pois.
Perfino le lenticchie sono piu' rotonde.
Persisto. Anche se la pazienza e' gia' esaurita.
Lascio asciugare e do' una seconda passata che dona un effetto fantastico: si porta via la prima mano di colore!
Ma che giuoia, mi immagino come devo essere vista da fuori, mentre mi impegno e ho i fumi che escono dalle orecchie.



Evidentemente, Giotto non e' il mio secondo nome. Sembrano tipo quelle lucine da riflesso che mi sparano tutti su Instagram grazie a non so quale app.
Per non parlare del riflesso involontario della luce. Diciamo che non vivo in uno studio fotografico, ma forse e' il caso che mi ci TRASFERISCA.

Arrivata a questo livello qui (si si, quello di cui sopra) mi sono fermata. Mi sembrava piu' carino lasciarlo a meta'. L'ho chiamato il vassoio fail non finito. Come le opere del Michelangelo. Magari ora che ci penso, forse anche lui era preso da un periodo di faildate.
Ciao Miche', che ti stai rivoltando nella tomba. Ma anche tutti i tuoi mecenati, e il mio amico Vasari che se potesse partirebbe e verrebbe a uccidermi seduta stante dopo queste rivelazioni.

Tornando al mio di non finito, mi sono quindi dedicata ad altro. Visto che mi distraggo facilmente ho iniziato la moka. Aka l'altro DISASTRO.



Che poi disastro non sembra, sono quasi carini vero?
Da lontano poi, chevvelodicoaffa' sono quasi spettacolari. Al punto che il valoroso uomo manco se n'e' accorto che li ho colorati.
Dopo tutto cio' ero annoiata, quindi le tazzine le ho risparmiate.
Ma prima o poi, la fregatura arriva. E qui in casa, la fregatura esce sempre, in particolare se parliamo di faildate.


Lo tocco e il colore se ne va.
Come dire, ho quel che si chiama il magic touch.
Il tocco magico di rendere tutto un faildate.

lunedì 10 giugno 2013

La via Di Lush

I miei precendenti in fatto di cosmetici e trattamenti di bellezza sono un disastro totale.
Ma poi un anno fa, dentro di me e' scattato qualcosa.
Cioe', non e' vero.

Sono solo entrata con un'amica in un negozio di Lush.
Onestamente, non me ne fregava nulla.
Poi pero' sono caduta nella trappola.
Io non so come, ma sono riusciti a convincermi: saranno i mille campioncini che ti danno ogni volta, sara' la freschezza e la qualita' dei prodotti. Boh.
Allora visto e considerato che ormai le commesse di Lush mi conoscono e ci sborso miliardi ogni volta che mi leggo il catalogo nuovo o finisco un nuovo campioncino, ho pensato bene di redigere una piccola lista/mai senza dei miei preferiti, ma anche di cio' che ho testato e che in realta' non mi ha soddisfatto. D'altronde non puo' sempre andare tutto bene. Ma ora che sono innamorata, non c'e' molto che mi distragga.
Anche se sono un po' cosi'.
Sono andata sul sito di Lush, e il mio paesello manco c'e'. Cioe' c'e' il sito per la Macedonia, ma non per il Lussemburgo. Parliamone.

La top 10 degli Imperdibili

1. La maschera Fresca che ti congela il viso
Uno dei primi prodotti che ho preso. Delicata e fresca fredda da frigo, io la uso ogni settimana per due volte. La applico, mi trasformo in un muso giallo e aspetto.
Nel mentre faccio le mie centordici mila cose da fare. Unico neo: quando si secca inizia a staccarsi in versione minipolverina il che non e' esattamente comodo per me che non me ne sto chiusa nel mini bagnetto mentre la faccio.
Di solito ne hanno circa 7-8 tipi differenti, lasciatevi consigliare, non sbagliano mai.
La mia preferita e' questa, al miele. Mi rende la pelle liscia, e non ho idea di quale magia ci mettano dentro visto che da pallida divento un po' piu' colorata. Diciamo che mi ritorna un colore naturale di pelle.

2. Lo Shampoo al miele che sembra miele che a me non piace ma ora non ne posso fare a meno

Altro evergeen fenomenale.
Mi sono lasciata tentare, e non riesco piu' ad utilizzare altro. Ne applico pochissimo e i capelli rimangono puliti a lungo. Quando li taglio corti corti sopratutto, posso utilizzarlo anche solo 2 volte a settimana. E non lo applico mai due volte per lavaggio, come facevo prima.

3. Il Detergente che tira via qualsiasi cosa

Al terzo posto della mia personale classifica c'e' lui.
Fantastico, inimitabile e insostituibile. Consigliano l'utilizzo sia alla mattina che alla sera, ma io in realta' lo passo solo la sera sul viso, dopo il lavaggio denti e prima della crema idratante.
E' cosi' buono che perfino il valoroso uomo me lo ruba. Il quale ha tutta la gamma Dirty (anche se sul sito italiano non c'e' la crema per rasatura Dirty), di cui se mai si parlera' in un post a parte, che questo e' solo per signorine come noi.

4. Il sapone che fa una baffo al Topexan


Lo chiamano Fresh Farmacy e un motivo c'e': pulisce la pelle, la cura dalle schifezze che mangiamo. Lentamente ma dopo sei mesi che mi lavo ogni mattina con questo confetto, posso affermare che dimostro 15 anni. Si, i brufoli ogni tanto vengono anche a me, ma scompaiono senza troppo molestare il viso.
Chi non lo usa in casa (vedi alla voce valoroso uomo), ora combatte con un brufolo sotto l'occhio che vi assicuro, ha vita propria.
Me lo faccio anche dopo aver lavato via la maschera fresca, per essere sicura sicura che la pelle sia liscia come quella di un bambino.

5. Lo Scrub, il mio primo amore


Me lo faccio donare sempre in campioncini.
Io vado matta per gli scrub, ma siccome sono sempre esagerata, farei un giorno lo scrub e l'altro la maschera. Quindi meglio evitare l'effetto negativo che darebbe la pulizia del viso continua.
In ogni caso io lo uso anche nella zona inguinale (non pensate male eh) sotto la doccia: applicandolo e massaggiando farete uscire tutti i peli incarniti. E mi fermo qui, che poi non pensiate male.

6. Il Gel doccia scrub che non riesco mai ad utilizzare



Rimaniamo sul tema scrub. Il gel doccia scrub e' magnifico. Esco dalla doccia che mi sembra di essermi levati di torno tutte le impurita' della pelle. Sa di oceano per davvero!
Unico neo, la confezione.
Nella mia doccia non ho ripiani se non il pavimento e ogni volta che lo apro, ci entra l'acqua annacquandolo.

7. L'olio solido idratante che sembra un dolce da mangiare, anzi se io potessi lo mangerei

Voi non avete idea del profumo che emana questa bomba.
Sa di estate, primavera ed agrumi.
E quando lo utilizzate vi sembra di essere in spiaggia col profumo del mare e dei limoni.
Poi aprite gli occhi e trovate il diluvio, ma questa e' un altra storia.
Vi lascia la pelle morbida, idrata come non mai. E sopratutto non unta.
Ottima scusa per PRETENDERE un massaggio.

8. La crema mani che uccide la disidratazione


Noi tutti sappiamo il mio problema riguardo alla secchezza delle mani. Lo vedete in ogni primo piano che faccio per i Faildate. Ma questa crema e' come il burro.
Unta, untissima, e' la cura efficace per mani (ma anche piedi) secche come le mie. Non parliamo poi del profumo.
Un consiglio per il barattolo: quando la comprate, chiedete un piccolo campioncino di quelli neri col coperchio. A casa, dosate la crema nel campioncino, in questo modo ne avrete sempre un po' a portata di mano in borsa, senza dovervi portare via il megabarattolo.
Sconsiglio l'applicazione se nei 2 minuti successivi dovete maneggiare qualsiasi cosa: vi scivolera' via. True story.

9. Il Balsamo per le labbra che finirete per mangiare.




Non amo ne' il miele, ne' il cioccolato bianco.
Ma che io arrivi a finirne un barattolino, vuol dire che ' davvero buono. E funziona. Se avete un po' di bruciore o le labbra secche, applicatelo. All'inizio sentirete un bruciore rinfrescante ma poi piu' nulla: e' lui che fa effetto.

10. La maschera per i capelli che sembra panna montata unta



Una volta usavo il balsamo, ma tra poche righe capirete il perche' ora non lo uso. Mi dedico a questa crema, da spalmare sui capelli 20 minuti prima della doccia. E' per il cuoio capelluto ma io non la massaggio mai. Dicono di farlo ma non lo faccio. Dicono che e' per i capelli fini ma boh. A me piace e me li rende morbidissimi.
E mi rilassa moltissimo.
Consiglio per chi e' quattrocchi come me: per ottimizzare i tempi di cecita', io la faccio e mi faccio pure la maschera per il viso. In questo modo non metto gli occhiali ma faccio due trattamenti. Sconsiglio di mettere gli occhiali, che diventerebbero un tutt'uno con le maschere.


I perplessi ovvero quelli che non mi convincono.

Ho trovato la mia marca, se vogliamo proprio dirlo. E forse l'avete capito, credo. Le persone che mi conscono, sicuro stenteranno a credere rispetto a questa svolta cosi' femminile riguardo alla cura del mio corpo. Pero' e' cosi'.
Lush mi piace, per la prima volta in vita mia, trovo un brand con prodotti che mi motivano a curarmi. Per cui mi piace spendere, e non mi sento in colpa in quanto sono tutti biologici, naturali e non testati sugli animali.
Come mi chiamano da 'ste parti, io sono l'italiana bio.
E' vero, che e' caro. Infatti le creme idratanti non le ho ancora provate, ma oggi quasi quasi gli domando un campioncino della crema corpo.
Appunto per questo, spero che la mia top 10 vi aiuti, a convincervi magari nell'investire in prodotti naturali.
Anche Yves Roches dice che sono prodotti naturali ma io da loro non compro piu' nulla. Ho provato uno shampoo e mi ha rovinato qualsiasi tipo di lucentezza che lo shampoo Lush aveva ridonato ai miei capelli.

Tuttavia, ho testato anche prodotti che non mi hanno lasciato convinta. Come ogni cosa, bisogna provare e riprovare.

1. Il gel secca brufoli che pare non fare nulla.



Secondo me e' colpa della mia pelle. Si applica e lascia una patina trasparente tipo cellophan. Dovrebbe funzionare grazie all'aloe vera, ma in pratica quando poi lo levo il brufolo e' ancora li' che mi guarda, piu' forte che mai.
Preferisco allora metterci creme a base di tea tree che non ho ancora trovato da Lush.

2. Il balsamo che mi lascia i capelli strani e che puzza.


E' uno dei loro cavalli di battaglia ma sui miei capelli non funzia. Mi e' pure costato una cifra quindi non e' che sia proprio la felicita' in persona: l'ho abbandonato dopo 2 settimane di lavaggi.
Usavo il balsamo tutti i giorni quando non usavo lo shampoo, ora lascio stare e piuttosto metto la maschera.
Ora non so se sia il profumo o la consistenza che mi ha piu' infastidito, fatto sta che non fa per me. Soprattutto non fa per i miei capelli. Che fuori dalla doccia mi sembravano piu' sporchi di prima.

3. Il detergente viso alle erbe che ti sembra di strisciare il viso in un prato quando cadi

Di lui sono soprattutto l'odore e la consistenza che mi disturbano.
Non riesco a lavarmi la faccia con lui. Dovrei prenderne un pezzettino, bagnarlo e spalmarlo sul viso.
Il risultato e' che ne butto piu' nel lavandino che sulla mia faccia.
Ma forse sono io che sbaglio, perche' le istruzioni me le dicono in francese e certe volte non e' che capisca tutto.
In ogni caso chi vuole provare l'ebrezza dell'erba sul viso, puo' provarlo. Sicuramente non fa del male anzi. Ma non fa per me.



Non mi riconosco piu', un post di bellezza era l'ultima cosa che mi sarei aspettata di fare. Ma che volete, ho trovato una marca che mi coccola e che mi piace. Testimone mia madre di quanto io sia stata un maschiaccio fino a pochi anni fa.
Ora non penso di poter tornare indietro. Come dice la mia amica che mi ha iniziato a Lush:
"Fidati, diventera' la tua nuova droga"

mercoledì 5 giugno 2013

Fenomenologia della condivisione del letto.

Gli uomini sono strani.
Almeno il mio lo e'.
Nel letto specialmente.

Quando si tratta di dormire si trasforma.
Funziona cosi':
-io voglio dormire, lui fa quello che vuole mentre cerco di dormire aka guardarsi film sugli zombie con l'ipad o filmati di fail su youtube e varie.
-lui vuole dormire, ovvero TUTTA LA CASA DEVE DORMIRE.

No, mie care, non esiste quello che si chiama: uguaglianza nel letto aka lui dorme e io posso leggere/cazzeggiare/guardare un film.
No assolutamente.

Visto la casa minuscola, il salotto insieme alla camera da letto contriubuiscono gia' al fatto che gli faccia compagnia mentre ronfa. Ronfa, volevo dire RUSSA.
Ma no, non va bene, che tenga la lucina accesa, non va bene che mi perdo le ore su Pinterest.
No, lui vuole che dorma.
E siccome sa come ottenere quello che vuole, inizia a parlare. E continua, continua e continua.
'Dai ascoltami, dormi anche tu'
'Dai non mi interessa se hai sonno, ma dormi con me'

Dunque, quando dorme russa, quindi io non dormo. Quando e' sveglio parla.
Il momento della mia automessa a letto e' uno dei miei momenti preferiti nella giornata.
Guardo l'agenda, cazzeggio su Instagram, leggo.
Ma no. Il principe VUOLE DORMIRE.
Allora verso mezzanotte spengo tutto e provo a dormire.
Mi giro un paio di volte e poi credo di cadere in un sonno profondo.

Fino a quando la mattina, Mr Ho-sonno-ma-ti-rompo-le-palle-che-te-dormi-di-piu', non mi sveglia con un qualcosa di sinistro.
Un click. E uno stramaledetto FLASH.
"Sei cosi' bella quando dormi"

E una potrebbe vederci il lato dolce, la tenerezza di quest'uomo, che si sveglia e vede la sua donna ronfare in una posizione bella come le seguenti.





Ma io non sono cosi'. Perche' io ho una sola certezza: la mattina quando dormo sembro un orso con gli occhi di un pesce palle.
Quindi lui, mi ha svegliata implorandomi poi ti rimanere a letto visto che potevo alzarmi piu' tardi.
Poi pero' ti chiede 150 mila cose.
'Amore dove sono le chiavi?'
'Amore qual'e' il mio tupperware del pranzo?'
'Amore vado al bar a fare colazione'
E a queste parole te ti decidi, ti alzi e vuoi andare con lui.

'Ma no amore, torna a letto TE CHE PUOI.'
'Amore posso andare via con gli occhiali da sole tamarri specchiati?'
(n.d.r. i suoi fighi non li usa MAI)
"Ciao amore, un'ultima cosa: le borse della spesa non le porto in macchina, cosi' rosa sembro davvero effemminato.'
Dopo lo stordimento, pure la negazione dell'UNICO FAVORE CHE HO CHIESTO.
Ora capite il perche' di un post a queste ore del mattino, quando ormai il mio cazzeggio a letto e' ben andato a remengo come dicono dalle mie parti.

E poi ci stupiamo.
Sopratutto quando e' il suo turno di dormire il sabato mattina mentre io vado al lavoro.
Da questo sabato, musica a palla mentre faccio la doccia.

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