venerdì 31 maggio 2013

Svampi e la guida Lussemburghese: a che punto siamo.

Sono quasi due mesi, che siamo riusciti a tornare a casa con il nostro bolide.
La honda, classe 1996, non sente eta' ed e' sempre una GRAN FIGA.
La ripresa e' ottima, il condizionatore non esiste, la radio quasi non si sente ma e' lei. La nostra prima macchina, quella che ci portava in giro anche in Italia.
Quella che per andare al mare si lasciava a casa e si prendeva la Yaris di mia mamma, che sembrava piu' affidabile.
E invece ora, alla facciazza di tutti e' qui, viva e vegeta con le miglia che avanzano senza sentirne nemmeno il peso.
E poi, e' rossa.

Ieri mi e' passata di fianco una Ferrari (papa' scusa non ho idea di quale modello fosse), e mi sono sentita FIGA.
E' bassa quanto una Ferrari.
E' rossa quanto una Ferrari.
Fa casino come una Ferrari.



Io pero', non la uso quasi mai.
Diciamo che c'ho un po' il complesso della macchina da queste parti.
Troppe corsie da rispettare, troppe macchine di lusso da evitare nel danneggiare.
Insomma, quando l'uomo non c'e' la macchina rimane parcheggiata e io la dimentico.
La povera.
Che volete, sono la classica femmina che odia guidare, che se potessi il simbolino "Donna al volante" lo metterei per davvero.

A me causa l'ansia dovermi spostare di corsia. E visto che mi agita, normalmente mi posiziono nella corsia che mi serve e non mi SCHIODO mai.
Avevo provato a guidare col valoroso uomo di fianco, che non ha fatto altro che ridere.
No ma dico provateci voi a uscire da un parcheggio SENZA IL SERVOSTERZO.
Ma ieri sono dovuta partire in ricognizione.

L'ansia.
Ma l'ansia.
Arrivo alla macchina, che mi guarda ignara.
Salgo e accendo il navigatore. Sia mai, che mi muovo senza.
L'accendo e cosa scopro?
Che il mister me l'ha lasciata SENZA BENZA. E io odio dover fare benza.
La prima volta che l'ho fatta al distributore automatico ho dovuto spostare la macchina tre volte, per potermi mettere alla pompa giusta.
Dopo il trauma, non l'ho piu' fatta.

E questo me la lascia a secco.
Qua, per giunta.
Inizio a sudare freddo mentre ingrano la marcia e con 4-manovre-4 esco dal parcheggio.
Trovo dopo 10 minuti che vago un distributore. Erano 10 minuti che avevo formato la coda dietro di me, perche' io la mia corsia NON l'abbandono.
Mai. Come una fedele compagna.
Come fare a far benzina quando quell'altro la' manco risponde al telefono?

Boh, come per magia mi sono appostata. Ho preso una pompa sperando fosse quella giusta (ricordo ancora le parole: "mi raccomando se un giorno ti capitera' di far benzina sappi che e' la verde" TRADITORE) ho premuto un po' e poi ho smesso e sono andata a pagare.
E' cosi' semplice qui.
Tipo non ci sono quelle cose automatiche.
No, non c'e' nulla.

La FELICITA'. L'ho scoperta ieri.
Sono ripartita, e ho seguito Carla' il mio simpatico navigatore (come la Bruni, che mi sta cooooosi' simpatica) tra viette nei campi e stradine contorte fino a che a TRADIMENTO non mi immette nella superstrada.
Io la mia corsia che ho guadagnato, non la cedo a nessuno, sia mai che poi perda l'uscita.
Schiacciata tra due camion, incontro l'amica Ferrari e mentre la guardo, PERDO L'USCITA.
Il navigatore me lo segna contando alla rovescia i metri che mancano all'uscita:
"Fra 0 metri esci"
"Ricalcolo"

Ma che diamine ma ricalcolati si!
Mi fa andare avanti, mi fa USCIRE DALLO STATO e finalmente in Belgio, mi fa uscire e rientrare.
Ma dico amica, ma non c'era un modo piu' semplice che farmi fare 30 minuti di superstrada con l'ansia del camion dietro che mi fa i fari e che non ha capito che io dalla mia corsia non mi muovo?

Sono quasi a destinazione almeno, dopo aver sudato come un animale.
Puzzo a dir poco.
Ho il fiatone come manco stessi correndo.
La Carla' mi porta ad arrampicarmi su stradine impervie.
Mi lascia li' e dopo che ho fatto cio' che dovevo fare mi fa fare un giro ANCORA piu' semplice per uscire dal peasello tutto curve. Ma dico PENSARCI PRIMA?
Impostando il navigatore ho messo: CASA.
Pero' guardando l'ora e' strano, mi segna che arrivo alle 3.30 quando sono le 17.00.
Io manco mi insospettisco.
Rientro in superstrada e viaggio tranquilla.
Stanno tutti uscendo dal paese per tornare a casa, pochi entrano in citta'.
Perdo la prima uscita e non mi insospettisco.
Mi fara' fare l'altro giro.
Perdo la seconda e penso, va beh, mi fara' fare il giro da dietro.
Quando Carla' mi fa superare completamente la citta' me ne accorgo.

Che Casa, voleva dire Casa in ITALIA.
E sta Pirla mi ci stava davvero portando.


4 commenti:

  1. Mitica! Ti sono solidale, anche io odio guidare. In città non parliamone, tra sensi unici, triple corsie e semafori...prendo la metro! :) In generale se conosco la strada va tutto bene, se non ci sono mai andata passo il giorno prima a studiarmi il tragitto su google maps e poi prego di arrivare a destinazione!

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  2. Chi impara a guidare a Napoli può guidare ovunque nel mondo, si dice.
    Ed è vero, infatti guido ovunque e al volente mi esprimo come uno scaricatore di porto <3

    Ho riso tantissimo delle tue sventure, ma l'ho fatto con affetto <3

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  3. Amica, sono come te, per questo NON VOGLIO la macchina a Milano.

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  4. Grazie amiche per l'immensa solidarietà<3

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