lunedì 14 luglio 2014

La settimana

1. non riesco a capire se e' la vecchiaia che avanza, ma gli acciacchi si fanno sentire e io non capisco perché. Che ho fatto di male per invecchiare? Non posso rimanere giovane? Credo sia stata colpa di Ryan Gosling che diventa papa'.
Mannaggia a te, Ryan.

2. a quanto pare, l'estate e' passata, ha salutato dal finestrino della macchina e se ne' andata.
Molto bene mi dicono dalla regia.

3. e' arrivata la mia sedia, quella che mi piace tanto a dondolo. Verde mela e semplicissima da montare. Cosi' semplice che ci ho messo un'ORA E MEZZO, sola ed abbandonata dal valoroso uomo che faceva support da whatsap. Soprattutto e' davvero facile quando la si monta al contrario. Qui sotto trovate una diapositiva. Perfettamente a fuoco.



4. nel mentre montavo a suon di parolacce la sedia, ho visto la sfilata della couture di Valentino. Sara' per questo che l'ho trovata cosi' MEH?
Poi quando vedi le sfilate in streaming noti tutte le cose che dalle foto non vedi, tipo le modelle che si danno spallate per passare. La finezza proprio.

5. causa schiena ho ricominciato a nuotare. Ho un abbonamento in palestra che forse e' il caso di disdire, direi. Detto cio', a nuotare io mi stufo. Ma non riesco ad andare lenta, quindi anche se ho la schiena a pezzi, mi faccio le sfide per vedere in quanto tempo faccio 1km. Poi esco e ho la schiena piu' a pezzi di prima.

6. devo ricominciare ad andare a letto a un ora decente, al mattino sembra di essere degli zombie. Eppure ce lo diciamo ogni mattina a colazione: stasera, si stasera, andiamo a letto presto. COME NO. Eppure io ci provo, stasera giuro, vado alle 10 a letto.

7. vi e' mai capitato di desiderare qualcosa e allo stesso tempo, non esserne sicure? Io voglio una cosa, e' piu' di qualche mese che la desidero, la voglio, e poi mi blocco. Pro e contro ormai non funzionano piu'. Passo giornate a combattermi e a ritrovarmi sempre allo stesso punto, convinta prima di una cosa e poi di un'altra. Rimandandola ancora un po', o pensando a quando farla. E' una strana sensazione, perche' e' una cosa che può cambiare tutto e alla fine, in fondo, ho trovato una via di mezzo. Che non e' un tentativo blando di trovare un contentino tra le due opzioni, ma proprio di surclassarle. Certe volte abbiamo solo bisogno di agire, di smettere di parlare, di valutare i pro e i contro e semplicemente di buttarsi in una nuova avventura. Le paure e i contro ci saranno sempre come i pro e i lati positivi. Non basta sentirsi pronti ad affrontare un nuovo viaggio, ogni tanto bisogna solo avere il coraggio di buttarsi.

martedì 8 luglio 2014

La settimana

1. La bella notizia e' che piove e pioverà senza intenzione di fermarsi un secondo per una settimana. Considerando che siamo nel pieno dell'estate, non posso che esserne felice. Domenica e' arrivata pure una burrasca, con nuvole che sembravano astronavi che andavano veloci alla conquista di queste terre desolate e verdi. Il tutto mentre noi poveri cristi ci ostiniamo a voler vivere la città piena di iniziative e concerti per l'estate. La maggior parte dei quali ovviamente, sono stati cancellati dal maltempo.

2. Qualcuno mi vuole, dal punto di vista professionale. Fa sempre piacere, ma questa cosa mi ha messo di fronte a un bivio da cui voglio trovare una terza uscita. Non ho mai pensato a quello sbocco professionale, e non ho mai pensato che l'orologio biologico partisse in quarta e vedessi solo bambini, bambini, BAMBINI OVUNQUE. E pance, e passeggini e aiuto come si fa a gestire un istinto che non pensavi di avere?

3. Detto cio', come una vecchia ho la schiena che mi dole. Non mi era mai successo, e devo dire che fa DECISAMENTE male.

4. La settimana degli acquisti per la casa: non contenta dei centordicimila regali che devono ancora arrivare (volando, col teletrasporto forse) dall'Italia ho ben pensato di comprare:
il letto
i comodini
le cassettiere (tutto ikea che me lo viene a montare praticamente fra UN MESE)
l'asciugatrice trasportata e montata da me medesima e il valoroso
la mia sedia preferita che finalmente posso permettermi e figuriamoci se non la compro
le casse bluetooth
e il mio nuovo aspirapolvere dyson.

A leggermi, mi domando quando sia avvenuto il cambiamento nel redarre le liste: dalle borse ai mobili, attenzione il passo e' veloce.

5. Sono tornata dove lavoravo all'inizio della vita lussemburghese. Ci ho fatto uno stage, nel negozio di mobili. Non sapevo quasi parlare inglese e figuriamoci il francese. Ero impacciata, panicavo e chiamavo in lacrime il povero valoroso uomo (SANTO SUBITO). Pensavo di aver trovato degli amici, forse lo erano. Ma poi, vicissitudini, hanno cambiato il corso della storia.
Tornarci, vedere dove sono ora, ha creato il sentimento misto di riconoscenza per chi mi ha accolto a braccia aperte. Ma anche di delusione, di distaccamento e di tristezza, per questi vani tentativi da ambo le parti di continuare questa commediola.
Scalpitavo per trovare un posto che mai sarebbe stato mio, ora accetto il mio posto e si, magari non sarò riconosciuta per strada, non farò cose fighissime, ma a casa ho qualcuno che mi ama e mi sostiene sempre.

6. Ieri e' stato un mese da sposati. Il giorno prima il valoroso uomo e' tornato dalle sue scalate in Svizzera così tardi che ero incazzata nera ma non ce l'ho fatta a tenere il muso.
Ecco e' questo, la parte importante. Mai tenere il muso, sposati o no.

7. Mi sono riscoperta in grado di essere amica. Mica facile, riscoprire cose cosi', dopo anni che di amicizie vere e proprie se ne hanno poche. Ho riscoperto il pigiama party, guardare i cartoni animati e parlare la sera di tutto e tutti. Continuo a pensare a chi in Italia, sta attraversando grandi cambiamenti o affrontando nuove magnifiche avventure come amicaFra che mi riempie il cuore di orgoglio ogni volta che ci sentiamo.
Ma sto male e soffro, perche non posso stare vicino a chi ne ha bisogno, ed e' brutto quando non puoi aiutare un'amica se non sentendola al telefono.
Rido invece, con la mia nuova compagna di avventure lussemburghesi. Una botta di energia, che contagia tutto e tutti. Sono convinta che non sia facile trovare qualcuno con cui davvero intendersi, ma sono pure convinta che noi non scegliamo le amicizie. Quelle arrivano nei momenti meno pensati e si coltivano da sole, autoalimentandosi o spegnendosi come un piccolo fiammifero.


giovedì 26 giugno 2014

The Svampi e Valoroso Uomo wedding, ovvero Kimye SCANSATEVI


Forse io non ci ho messo 4 giorni (4 GIORNI) per trovare il filtro esatto con cui pubblicare la foto del mio matrimonio. Forse non ho avuto nemmeno Givenchy e la cena prematrimonio da Valentino. Non abbiamo nemmeno avuto il jet che da Parigi ci portasse a Firenze.

Ma e' stato meglio. Cento, mille volte meglio. Non perché era il mio (no, per cosa allora?!) ma perche non era la location o la foto perfetta cio' che ci premeva di più.
Ci siamo sposati, quasi tre settimane fa. Onestamente, non riesco ancora a capacitarmene. Siamo gli stessi scemi di prima. Mangiamo come prima, dormiamo come prima, ma e' vero, qualcosa e' cambiato. Come mi ha scritto in una bellissima mail mio papa' (mail da lacrimuccissima), siamo diventati una vera famiglia e sta a noi coltivarla, mantenerla in vita.
certe che con ste facce che vuoi coltivare!

Partiamo dal principio. Secondo me tutti voi non volete sapere la telecronaca di quel giorno, quindi ho deciso di raccontarvela.
La settimana prima, ho avuto cosi' tante sfighe (volo cancellato, stipendio che non arrivava, la fronte che sembrava una cartina dei monti lessini piuttosto che la pianura padana) che ero veramente convinta che sarebbe andato tutto bene.
Organizzare un matrimonio dall'estero e' fattibile, SOLO ED ESCLUSIAVAMENTE se vostra madre/nonna/suocera diventa la miglior wedding planner del pianeta. Con mia madre ci siamo domandate svariate volte come facciano a farlo di lavoro serio, perche' ci vuola una SANTA, SANTISSIMA PAZIENZA. La mia terapeuta di fiducia e' stata l'amica di famiglia che tiene la gioielleria dove abbiamo comprato: le fedi, le bomboniere, le collane, i bracciali e i gemelli del valoroso uomo. Si insomma, ha raggiunto il budget mensile. E siccome ha una santa pazienza, ogni giorno andavo da lei a sfogarmi.

Non credete a chi vi dice che la settimana prima vi potrete rilassare. MANCO IL VENERDI MI SONO RILASSATA.
Il mercoledi mi sono dedicata a così tante cose, che alla sera, durante il mio addio al nubilato mi sono sbronzata con mezzo bicchiere di vino. Sono andata a provare l'abito per l'ultima volta in solitaria, che cosa magnifica: mi sono sentita una principessa, osservata con occhi sognanti dal sarto e dalle sue stagiste. Ho pure fatto la manicure brillantinosa: lo smalto semipermanente e' fighissimo, ma poi e' impossibile da togliere.

Una cosa bellissima, che si fatica ad apprezzare nel momento, sono le persone che passano da casa per salutarti e portarti un peniserino: ho ricevuto cosi' tanti amici, e colleghi dei miei genitori che mi si scalda il cuore ancora al pensiero.
Quel giorno e' stato il primo in cui ho provato la sensazione di essere ubriaca di felicita'. Non ho quasi bevuto, ma mi sentivo come se lo avessi fatto.
Gli amici, i genitori, i nonni, erano tutti li' per noi e il cuore era così pieno di felicita e riconoscimento, che mi risultava difficile non parlare con nessuno, non comunicare a tutti quanto fosse bello averli li' con noi.

La sera prima, con i miei genitori e mio fratello siamo andati a mangiare sul lago di Garda, a Bardolino. In una pizzeria dove andavamo sempre da piccoli. Il proprietario ci conosce da quando mio fratello aveva 6 mesi e io 4 anni, e cerchiamo di andarci tutti e quattro almeno una volta all'anno. Inutile dirvi che la pizza e' una bontà, e per la prima volta ho assaggiato la pizza di Kamut: non pensavo fosse così buona.
Il giorno dopo ci siamo tutti svegliati con calma. Il matrimonio era alle tre e mezza, dunque no fretta. Tra macchine da lavare e ultime cose, mezzogiorno e' arrivato in un lampo e la truccatrice ha iniziato il suo lavoro.
Prima mia suocera, poi mia mamma, ed infine io. Ho scelto un trucco leggero, senza troppi fronzoli. Non ho mai amato le spose troppo abbigliate, o troppo truccate. Trovo che spesso si perda il vero senso di quella giornata: dobbiamo si essere belle e noi stesse, ma non e' quello l'importante, ci stiamo per sposare, stiamo per dire un si' alla nostra vita.
Il resto e' superfluo.
Considerando soprattutto che faceva un caldo al limite della sopportazione, la truccatrice mi ha passato l'eyeliner nero, uno brillantoso e un bellissimo rossetto rosa shocking diventato la mia appendice per l'estate. Ho cercato molto per il trucco, e chi mi ha truccato ha capito subito cosa volevo.

Dal lato delle tradizioni, non ne ho seguita una. Nessuna cosa prestata, ne' blu. Manco di vecchio. ERA TUTTO NUOVO DI PACCA. Mio papa' ha fatto il mio blu, con la sua cravatta. E pure il vecchio (no, mio padre e' giovane!) visto che era la cravatta del suo matrimonio. Il prestato e' stato il profumo, uno dei piu' buoni che abbia mai sentito: Van Cleef&Arpels alla orchidea e vaniglia. Ed e' vero, che il profumo di quel giorno e' sacro. Partita la truccatrice, mia cugina ha cotonato in 5 minuti i capelli. I capelli sono stati un dilemma fino all'ultimo: non sapevo bene come li volevo.
All'inizio li volevo cortissimi. Poi come Jennifer Lawrence nella campagna di Dior (che trovo una delle piu' belle campagne degli ultimi anni), ma a me non mi fotografano e per di più non mi fotografano in quelle pose, ho deciso di cambiare. Non potevo certo passare la giornata con la bocca aperta e una paresi facciale.
Ho comprato un cerchiettino a 10euri e ho fatto aggiungere dal sarto una rosa di tessuto. Mia madre lo trovava inutile, e allora siamo andate dal fiorista e ci ha pensato lui. Ecco il perfetto accessorio: lustrini che nemmeno si vedono, e fiori freschi.
Il bouquet, non poteva che essere di peonie. I miei amati tulipani ormai, sono fuori stagione, e le peonie per una feshion braid (titolo acquisito all'addio al nubilato) sono un must come direbbero alcune mie colleghe piu famose (mamma quanto odio gli inglesismi). Nessun anello sulle mani, il bracciale e gli orecchini di Scacco alle Regine, e la perla che mi regalato mia mamma per il matrimonio.

Penso di essere l'unica sposa, che mezzora prima del proprio matrimonio fosse gia' pronta di tutto punto e si stesse ANNOIANDO.
La vestizione e' andata liscia come l'olio, a parte le mutande in microfibra, ma come fate a metterle io non lo so. Foto fatte, gente che parte e gente che arriva. Alle tre eravamo io, mia madre e mio padre. Saremmo partiti tutti assieme con la macchina di papa'. Per la macchina nuziale mi aspettava quella di Jacopo, uno scambio significativo, non pianificato: sono uscita dalla macchina di papa', ancora nubile. Son entrata nella macchina, quella mia e di mio marito.
Alle tre e un quarto mia mamma non ce la fa più e propone di cominciare la discesa: tanto ci avremmo messo un po'. MA SE CI SI METTE 5 MINUTI DA CASA ALLA CHIESA. Ma l'attesa per lei era palpabile, mentre papa' mi spiegava come funzionano le regole del tennis: stavo infatti guardando la tivi, perché non sapevo più che fare. Ho guardato Cercasi abito da sposa, ma quelle li' poverine mi sembravano tutte brutte (scusate!) quindi ho girato sul Roland Garros. Ma io di tennis non ci capisco nulla quindi seduta con pose strane per non stropicciare il vestito chiedevo a mio papa' come funzionasse il sistema dei punti.

vestita di tutto punto e col telecomando in mano
Siamo scesi, io con i tacchi e tutto il resto, col mio vestito pieno di peli di gatte. Ma tanto ho pulito il quartiere INTERO e la notte avrei dato una pulitina a una DISCOTECA, quindi che volete che siano dei peli di gatto.
Ovviamente, siamo arrivati in anticipo. Ci siamo nascosti, ci siamo fatti un paio di selfie e ai 33 siamo arrivati. Sono uscita, sono inciampata, ho ripreso l'equilibrio e ho avuto quello che mio padre ha poi chiamato: il nanosecondo di panico. Sono stata super tranquilla tutto il tempo. Ero veramente tranquilla, ho dormito come un ghiro la notte prima, nonostante tutti mi dicessero il contrario.
Mio padre allora mi ha preso e come quando mi metteva sul bancone del bagno per asciugarmi i capelli, mi ha fatto salire quei mille gradini della chiesa. Che non ricordo assolutamente.
dopo due giorni a insegnare a madre come fare ce l'abbiamo fatta




Siamo entrati e io a vederlo la' in fondo, con la bocca aperta, che mi guardava e balbettava un labbiale tipo: Mamma mia come e' bella, li' io non ce la facevo ad andare piano, volevo correre e andare vicino a lui il prima possibile, per dirgli che ce l'avevamo fatta, eravamo li' assieme e tutto il resto non esisteva più.
Temevo che avrei pianto, ma allo scambio delle fedi sono andata sicura, manco fossi ad un esame. La cosa piu' bella? le persone e il loro applauso. La mia chiesa e' una chiesa tipica della periferia degli anni '50, molto alta e grande. Era TUTTA PIENA. Sentire il calore, di mille persone che sono venute per festeggiarti, e' una sensazione cosi' calda, cosi' intensa, che voglio conservarla nel cuore.

Di lati comici ce ne sono stati, eccome. Come mio fratello che nel bel mezzo della messa, si accorge che la giacca che ha messo non e' quella del vestito: confrontando i grigi ha notato una leggera differenza. Mia nonna invece, voleva ASSOLUTAMENTE vedere il cuscino delle fedi che l'altra nonna ha fatto. Mio suocero, ci dirigeva come un perfetto cerimoniere e suggeritore, dimenticandosi di entrare con mia mamma (lo sposo entra con la mamma, la sposa con il padre, e gli altri due genitori assieme..a quanto pare). Mia mamma che ci diceva di stare in silenzio, e io che cercavo di capire se era tutto ok. Io che nell'atto di matrimonio quasi firmo per affermare che ho figli naturali, grazie al prete che mi ha fermato.
In chiesa, tutto era sobrio: ho voluto solo piante di ortensia, come grandi nuvole. Le tovaglie le ha fatte mia nonna, mentre il cero pasquale era quello fatto dal mio nonno, morto quando ero piccola. Eravamo tutti li' assieme. Ci hanno fatto una sorpresa degli amici da Lussemburgo, sono passati a salutarci e li' a vederli ho capito come sono parte della mia famiglia, di quanto siamo fortunati ad averli nella nostra vita.

Siamo usciti e al posto del riso ecco i coriandoli, colorati e bianchi di una bellezza infinita. Volevo rimanere a parlare con tutti, con le zie, le babysitter di quando eravamo piccoli e le amiche di mamma. Perche' e' questa casa, quando conosci tutti e vuoi ringraziarli tutti. Ho messo gli occhiali da sole, non per far la figa ma perché dopo anni senza lenti a contatto avevo gli occhi così secchi che mi facevano male, con tutto quel solo a cui NON SONO PIU' ABITUATA.




Siamo partiti col bolide alla volta di Ponte Pietra, in centro a Verona, dove con gli amici abbiamo fatto le foto di rito: con gli amici e' più divertente, passa molto più in fretta.
Ho incontrato altre tre spose e dopo le congratulazioni mi dicevano: daje che e' andata! (magari non proprio con un daje)
Questa frase racchiude tutti i mesi di stress, e di lavoro.





Siamo ripartiti alla volta del ristorante. La data del matrimonio e' stata scelta in base al ristorante, volevamo lui. Con una vista mozzafiato sul lago di Garda e il cibo squisito. A noi, piace mangiare e la cosa importante del nostro matrimonio, non poteva che essere la celebrazione del cibo.
Per la decorazione della tavola e della sala, non ho voluto quasi nulla: la semplicita' vince, soprattutto quando NON si vive in America dove i matrimoni hanno i temi. Certo una linea guida c'era, ed era in Lussemburgo: poche persone sanno esattamente cosa e dove sia. I tavoli avevano tutti i nomi di quartieri della citta', e in ognuno mio fratello aveva creato la cartina con l'ubicazione e io ho scritto un paio di righe. Di seguito trovate degli esempi. (io ve lo vendo eh, e' proprio bravo in quello che fa, dunque donzelle se avete bisogno ditemelo!)


In giardino invece, ecco le lanterne e tanto tanto tanto cibo che io non ho NEMMENO toccato.
Per arrivare al ristorante, in macchina mentre il valoroso guidava, lo guardavo e vedevo solo la fede al dito: fa davvero strano quando non sei abituata a vedere il tuo uomo con anello, osservarlo e vedere la fede.
Le nostre fedi inoltre sono fatte dell'oro della medaglia al valore militare di mio suocero, cosa che le rende ancora più uniche.
In macchina abbiamo messo i Backstreet Boys e abbiamo cantato come dei matti I want it that way, con il bouquet che ci faceva da microfono. E' stato un momento magico, il primo da sposati, che e' difficile da descrivere a parole.

Me lo avevano detto tutti, che non avrei mangiato. E io stoica, ce la faro'!
COME NO. Non facevo a tempo a camminare che ero placcata dalla gente. Una piacevolissima sensazione, davvero, ma ecco del buonissimo spumante, dello gnocco fritto, dei piccoli antipasti e salumi che erano davvero così buoni come tutti mi hanno detto io non ho assaggiato nulla.
Appena due amici sono venuti a salutare, ho colto l'occasione: ragazzi facciamo una cosa, io vengo dalla vostra parte, mi imbosco li' con voi ma fatemi solo un piacere: portatemi un bicchiere di vino!
con la coda di organza, ciao strascico della Kate


eccolo senza la coda, da gran serata!


Il valoroso uomo manco a dirlo, non l'ho mai visto. Anche se al tavolo eravamo assieme e con noi c'erano i testimoni. Mio fratello e la sua ragazza si sono pure esibiti cantando In the Ghetto di Elvis Presley che non c'entrava nulla e per questo era perfetta. Ovvio che mio fratello non sa cantare quindi vi lascio immaginare.
Ci hanno fatto fare l'ingresso in sala: signori e signore gli sposi!!
Siccome la sala era a L, e il nostro tavolo era esattamente nel punto centrale da cui partivano le due ali, siamo partiti salutando con la manina alla Elisabetta II, arrivati all'altezza del nostro tavolo Jacopo si stava per sedere. Mentre l'altra meta' della sala ci stava attendendo. Quindi ho dovuto strattonarlo per arrivare in fondo alla sfilata: una scena leggermente comica che vi fa capire a che punto la fame ci stesse divorando lo stomaco.
Ho parlato con tutti, mi sono autoinvitata a un paio di matrimoni e ho invitati tutti a casa da noi in Lussemburgo: ero così felice che fossero li' con noi che non mi sembrava vero.

Durante la cena abbiamo ricevuto dei bellissimi regali: un video con le nostre foto da quando eravamo piccoli fino ad oggi, ovviamente nelle mie ci sono quelle in cui mi ficco le dita nel naso, chiaro. Un gruppo di amici ci ha fatto un quadro con monetine da 2 cents, con la riproduzione di un famoso quadro di Monet.
La torta, mamma che buona, e che bella. Ci hanno pure messo i cuoricini faildate che avevo fatto: al mio matrimonio non poteva mancare qualcosa faildate.

Verso mezzanotte, saluti e baci a genitori e parenti e con un gruppo ristretto di amici siamo partiti per la discoteca. Non pensavamo di andarci, eravamo morti e non so come abbiamo trovato l'energia. Ma che bello ballare, festeggiare con gli amici! Erano anni che non ballavo cosi', qui non e' esattamente all'ordine del giorno andare a ballare. E poi, perderebbe di senso, non ci saremmo così divertiti se potessimo farlo sempre.
Il mio vestito, a cui avevo tolto la coda lunga di organza, era nero e dopo aver pulito la discoteca me lo sono tirato su, e con la camicia dello sposo lo abbiamo legato in modo che non mi disse fastidio.

Alle 5 siamo finalmente andati a dormire.
La sensazione che ci accompagna da quel giorno, e' un grande enorme abbraccio che ci racchiude e ci accompagna. Un sostegno silenzioso e fedele, che ci dice quanto la famiglia e l'amicizia siano importanti nella vita.
E' davvero uno dei giorni piu' belli della vita. E' stato il giorno piu' bello della nostra nuova vita assieme.
E non avremmo potuto chiedere di piu'.




martedì 15 aprile 2014

#52 weeks project #14-15


Lo so, LO SO. Ma questo giro (come tutte le altre volte) ho una scusa.

1.il trasloco e' quasi ultimato. E' iniziato una settimana fa e oggi, adesso proprio, sto iniziando a respirare. Ho sistemato la casa che e' senza mobili. Dormiamo su un materasso gonfiabile, e ogni cosa che cade fa l'eco.
Siamo e sono, felicissima!

2. Col cambiamento di casa, non vivo piu' attaccata al lavoro, e pure io come ogni persona normale prendo il bus. Lo prendo agli stessi orari di quanto andavo a scuola. Se parte ai 23 io ai 15 esco di casa. Non succedera' piu' di uscire di casa alle 7.15 come capitava allora. Le piccole grandi gioie di diventare grandi.

3.Il secondo giorno che ho dormito qui, ho incastrato la tapparella. Immaginatevi la scena col valoroso uomo che sclera e io sull'orlo delle lacrime. Passate poi alla fine della giornata quando qualsiasi vettura che passava vedeva questa situazione: un ragazzo arrampicato sulla finestra che spingeva in giu' una tapparella che non voleva saperne di scendere, alla cui gamba era attaccata una ragazzina (embe' si.) spaurita con l'ipad in mano mentre mostrava allo stesso ipad la situazione e che urlava nelle cuffie.
Un sentito grazie a quel santo di mio suocero che ci ha guidato in questo problema.
Golden team ha battuto la tapparella ovviamente.

4.Ho la lavastoviglie. HO LA LAVASTOVIGLIE!
Ne ho fatte 4 riempite di cose a caso, con la scusa che cosi' si disinfettavano meglio.
Ho le tapparelle!Voi, non avete idea di come il mio corpo stia reagendo positivamente alla cosa: sembra due anni che non dormo.

5.Abbiamo lasciato la vecchia casa, ritornata in una forma splendente. "Guarda che hai fatto a questa casa" mi ha urlato il valoroso uomo. Traumatizzata, sto buttando via di tutto. Sto per abbracciare l'idea di casa zen: vuota e con nulla dentro.
Il valoroso uomo non vuole portare su nemmeno i miei poveri 50 paia di scarpe.

6. Eravamo al corso fidanzati che e' sfociato in un corso dove la gente esprimeva o meno la propria opinione sul Lussemburgo. Sono rimasta calma e zitta. Ci ho riflettuto.
Molti vengono qui, e non fanno altro che lamentarsi. E' una merda. Non e' la mia citta'.
Palermo/Milano/Cantu' sono piu' attive.
Io non ho mai avuto questo problema, il contrario anzi. Ho sofferto perche' circondata da persone di questo genere, che non avevano nessuna spinta ad uscire per cercare il nuovo di questa citta'. Non sono mai stata cosi' bene, come qui. Dopo il brutto periodo e' andato tutto bene. Una volta una ragazza mi ha detto: ci passiamo tutti, e' brutto, ma tieni duro, perche' io ero come te ma ora non andrei piu' via.
Ora sono io quella ragazza. Sento che sto bene, ho trovato la mia dimensione, e mi sento 100 volte di piu' me stessa qui che in Italia. Perche' qui sono piu' libera.
Ma la cosa peggiore e' che non solo qui succedono queste cose. Siamo circondati ovunque da gente cosi'. E piu' ci diciamo che e' uno schifo, peggio va, fidatevi.
E allora forse, mi sarei dovuta alzare per dire: che minchia dite? Perfino per me, amante dell'arte, ci sono mille cose da fare. Non ci si sta dietro, ragazzi. Manco a Milano durante la Fashion week.
Non va bene che la gente pensi cosi'. Mi lasciano perplessa sul loro modo di vedere la vita.
(come si e' ben capito sono per il regime autoritario dove si impone solo il mio modo di vedere le cose)

7. Dall'altra parte, i miei genitori sabato sera hanno preso un bus e son andati a Venezia. Li aspettava la visita guidata della Basilica di San Marco, solo per il loro gruppo. Mamma mi ha raccontato come la basilica fosse immersa nel silenzio e nel buio e mano a mano tutto si e' illuminato.
Li ho invidiati. Molto, moltissimo. Perche' qui queste cose non ci sono. Fondamentalmente, manca la materia prima: l'arte italiana. E allora, tienamocela stretta, e a loro che si lamentano del Lussemburgo chiedo: cosa facevate di diverso in Italia? Andavate davvero a viverla la vostra Italia?



domenica 30 marzo 2014

52 weeks project #13

1. La cosa piu' bella di tutte e' imparare a dire di no. No a tutte le sere fuori, alle corse in giro. No alla palestra, si al divano. Sempre e comunque.

2. Mercoledi' ha nevicato. E fin qui tutto ok, se non fosse che facevano 5-6 gradi e c'era il sole. Mah.

3. Ho assaggiato le fragole. Pensavo non mi piacessero, considerando che sin dalla tenera eta' ho avuto un rigetto verso i cibi sani vedi frutta e verdura. Da piccola mangiavo pane-pasta-pizza. Le chiamavamo le 3 p.
E ieri ho assaggiato le fragole al limone. Ora voglio vivere solo di quello.

4. Ora non vorrei dire, ma era tanto tempo, che non tornavo dal lavoro e mi facevo un pisolino, come manco alla domenica. Che cosa magnifica.

5. Io twitter non lo capisco, mi dispiace.

6. Ho ricominciato a leggere. Ho sostituito l'iphone in pausa pranzo. Peccato che le pagine si sporchino di qualsiasi cibo che ci cada sopra.

7. Vivo in un posto bellissimo. Ora che le giornate si allungano sembra di essere veramente in una favola disneyana. Fra poco ci trasferiremo fuori dal centro citta' e allora sta uscendo la malinconia, del posto che ci ha accolti per due anni. E il fatto che ci si abitua a tutto, sopratutto alla bellezza. Cosa che non dovremmo mai fare.

lunedì 24 marzo 2014

52 weeks project #12

1. Ogni qualvolta che prendo l'aereo da Francoforte, fa brutto tempo. Ovviamente non parlo di quello gigante, di aereoporto. Ma di quello piccolo, in mezzo al nulla. Che sia inverno, estate, primavera o autunno, fa sempre e costantemente UN TEMPO DI MERDA.

2. Ho constatato che non so fare la valigia. Nonostante negli ultimi tre anni un centello di voli sono sicura che li ho presi. E visto che il valoroso uomo afferma che nel fazion sistem si va avanti per gelosie e che dovrei metterci la faccia nel sito e fare una sorta di Ferragni intellettuale (babbhe.) cosi sicuro che mi seguiranno tutti, io vi spammo l'articolo di stamattina, riguardante appunto il non saper fare la valigia.
In ogni caso, il fidanzato-futuromarito ci ha preso in pieno. Sono convinta che solo a pedate di gelosia in questo mondo si vada avanti.
MA IO NON DEMORDO.

3. Casa e' uno state of mind.
Troppe cose da fare, troppe cose da vedere. E' quando tiri un sospiro di sollievo mentre entri nell'areoporto di Lussemburgo, che capisci che qualcosa e' cambiato. Che casa, non e' piu quella stanza la', dove sembra che esploda sempre una bomba al mio ritorno. Ma casa e' il divano-letto, mio e suo.
Non e' mica una cosa da poco.

4. Parlando di casa, abbiamo ottenuto l'appartamento che ci piaceva.
60mq che per noi sembrano 1000. Sul limitare della foresta e per la gioia di mia madre, vicino alla fabbrica di Villeroy&Boch.
Ora pero', inizia la malinconia, nel lasciare la tanto odiata e amata Batcaverna in pieno centro. Che se hai voglia di una birra, scendi e ce l'hai. Che se devi andare in comune e' qui dietro.
Nuova casa, nuove abitudini.

5. Siete pronti per il matrimonio dell'anno aka il mio?
Io no, ma poi FATE VOI.
7 mesi fa ho invitato gente a caso, che ora chiede un invito che non ricevera' mai. Perfetta soluzione per perdere amicizie inutili.
E per incasinarmi la vita.

6. Non leggo piu'. Ho questa depressione che mi segue da quando ho constatato questa cosa. Non leggo piu' e sto male. Ridatemi il tempo, ridatemi i libri.

7. Mio papa' e' su facebook. Niente di strano a riguardo.
Mi ha toccato come si e' commosso per una frase scritta da un suo amico. Me l'ha fatta leggere e io onestamente, ho pensato: si beh dai.
Dal si beh dai, sono passata a: ma come cavolo posso non essere commossa davanti a certe affermazioni?
E da qui sono passata a: forse sono fredda.
E dall'essere fredda sono passata a: No, non e' vero.

Ho guardato mio padre, con gli occhi lucidi (si si ti ho beccato!), e ho pensato a quanto stiamo perdendo delle emozioni. A quanto la nostra vita reale stia perdendo in svantaggio di quella virtuale, dove le emozioni sono cosi' veloci, dove le parole vere, scritte col cuore, si perdono nella banalita' della rete. Come andremo a finire?
Voglio ricominciare ad emozionarmi, dalle parole che leggo.
Invidio mio padre, mia madre e chiunque in questo momento sia sconnesso da questa realtà virtuale della quale anche io, faccio parte. E forse, mi colpevolizzo pure per questo: per un sito fatto di immagini, per un blog un po' cosi' a caso.
Ho bisogno di aria fresca, di parlare a voce, senza comunicare tramite oggetti.
Ridatemi quella capacita' innata e umana di sapersi emozionare.

lunedì 17 marzo 2014

52 weeks project: #11

Sono settimane veloci, velocissime, dove ci sono mille cose da fare, da dire, da vedere.

1. La ricerca casa e' entrata nel pieno: sabato ci siamo innamorati di un'appartamento. Non mi era mai successo, devo essere onesta. Normalmente li vedi e ne sei entusiasta perché in ogni caso e' una casa nuova, ma poi a mente fredda sei dubbiosa: "e se non va bene?e se i vicini rompono?e se e' fredda?"
A fare i nostri calcoli, trovare un'appartamento e pagare un matrimonio il tutto nel giro di pochi mesi era un po' troppo.
Ma ovviamente, le cose quando meno te le aspetti, capitano. E ora attendo fiduciosa la risposta del proprietario che, dopo aver esaminato le buste paga e i contratti, e anche la mia carta d'identità (sia mai), decidera' finalmente del nostro futuro.

2.Una settimana di sole, tranne sabato che ha piovuto. Mi sa che abbiamo esaurito le riserve per l'estate.

3. Mi sono innamorata di Mastroianni in "Divorzio all'Italiana". Mi sono anche chiesta, quale sia il suo erede, ma poi mi sono accorta che di cinema italiano ne so gran poco. Devo rifarmici.

4. C'ho l'orologio biologico che rompe. Dopo esser stata a spupazzarmi la bimba della mia amica, che e' nata da due settimane, non vedo altro che bambini e carrozzine. E mi commuovo costantemente. E ci penso. E la casa nuova (se sara' quella) ha una stanza da letto dove lo spazio per la culla c'e'.
A questo punto il valoroso uomo mi ha tranquillizzato: "vedrai che tra un paio di giorni ti passa"
MA IO LO SPERO.

5. Mi sto dando alla cucina. Nel senso che mi impegno di piu' e faccio ricette diverse dalle solite. Ieri abbiamo avuto amici a pranzo e, come ogni domenica che succede, mi e' sembrato di tornare a casa. Trovare un gruppo di amici, con cui ci si intende, e' già difficile a casa, figuriamoci all'estero. Siamo poi stati a fare una passeggiata in quel che sia chiama Bambesh. O una cosa del genere. Tipo esci di casa, e in 10 minuti sei nella foresta. E sembrano i miei amati monti lessini. Solo con bisonti americani e lama. Non chiedetemi il perché.

6. Giovedi' sera ho conosciuto Philippe Daverio. Non so come spiegarvelo, ma potete leggere il resoconto a caldo, che ho scritto qui.

7. Oggi, io e il valoroso uomo facciamo 4 anni. Lui mi ha regalato una borsa, io un coso alla faccia (dai tipo massaggi e pulizia del viso), visto che di arrampicata non ne so nulla.
Non saro' la prima a dirlo ma il tempo vola, e quanto e' piacevole quello che all'epoca chiamavamo sentimento misto: "mi sto innamorando e ne soffro un po' perche' mi manca sempre."
Ora invece il sentimento misto, si e' trasformato diventando un sentimento paziente, e felice, molto felice. Stiamo per trovare la nostra prima casa, prima nel senso di me e lui alla ricerca. Stiamo diventando grandi, e se avessi la possibilita' di viaggiare nel tempo, tornare all'Old Fashion quella serata universitaria e incontrarci, io con dei leggins colorati e lui con la camicia a righe, e poterci parlare, raccontandogli cosa avrebbero e abbiamo assieme, non lo farei. Starei la' in disparte, a guardare quella danza, a osservarli mentre tornano dal Sempione a Porta Venezia a piedi, in quella lunga camminata notturna che cambio' tutto.

martedì 11 marzo 2014

52 week project #9/10

Perche' ci sono settimane frenetiche, e settimane inutili. Ci sono settimane in cui ce la faccio a scrivere e altre in cui farvi il resoconto mi risulta difficile.
Diciamo che questo giro due settimane vengono riassunte in una. Massi' dai.

1. Il progetto non piu' segreto viaggia a gonfie vele. Magari non faccio le visite della Ferragni, ma per avere nemmeno un mese di vita procede bene. Ci vuole un po' di tempo anche per me per adattarmi, per seguire le altre persone, per gestirle. Ci vuole un po' anche per gonfiare gli archivi, ma sono felice di avere un luogo dove posso tediare il mondo con cio' che mi piace. Ed e' bello sentirsi sostenute, quindi GRAZIE!

2. Sono stata nominata da Andy per il premio non so cosa, la ringrazio taaaantissimo e so che dovrei farlo ma come dice mia madre: "ultimamente non scrivi piu' sul blog" sai com'e' c'ho altro da fa'.
Infatti Plastica cade a pezzi, instagram non si vede più', e altri widget che sembrano avere la febbre. MAH.

3. C'e' il sole, da una settimana a questa parte. Fa CALDO. Domenica siamo andati al laghetto/pozza che c'e' in una cittadina vicino ala Germania: sembrava Riccione a Ferragosto. Tutti a prendere il sole (pur'io!) e ad approfittarne: sappiamo che tutto ciò' non tornera' molto presto.

4. E' la stagione dei tulipani, e io trasformerei il buco di casa in una mega serra. Ogni settimana scendo dal fioraio e li compro. Bevono acqua come io posso fare solo se sono in hangover, ma come sono belli. Li volevo anche al matrimonio, ma non sono piu' di stagione, sob.

5. Sono delle belle settimane, c'e' il sole, il valoroso uomo e' qui e io sono tranquilla. Certe volte ci si dimentica l'importanza di fermarsi, guardare ciò che si ha e ringraziare che vada tutto bene.

6. Stiamo cercando casa, per uscire dal buco/caverna di 20 metri quadrati. Diciamo che non stiamo avendo molta fortuna ma incrociamo le dita. Vogliamo passare dai 20 ai 50, vediamo se gliela famo.

7. Fra meno di 3 mesi ci sara' il matrimonio, e piu' ci penso, piu' questo periodo e' letteralmente volato. La settimana prossima sarò in Italia per spedire le partecipazioni, e allora sarà ancora più ufficiale di quando mi sono provata la fede. (La storia dell'oro della fede ve la racconterò quando sarò in vena romantica.) Dopo il matrimonio andremo a Santorini ed Atene, e dopo 2 anni senza mare, devo dire che stiamo contando i giorni. Non sono mai stata in Grecia, ma ho scritto la tesi sul museo dell'Acropoli dell'Atene e trovo bellissimo poterlo finalmente vedere. Faremo due giorni ad Atene e 10 a Santorini, avete consigli? dobbiamo solo prenotare l'hotel ad Atene, il resto e' fatto.
Se conoscete ristorantini, baretti, spiagge da vedere assolutamente DITEMELO E VI INVIERO' UNA CARTOLINA DI RINGRAZIAMENTO.

lunedì 24 febbraio 2014

52 weeks project #8

Partiamo dalla numero 1, la piu' importante di tutte. I BSB hanno dato un concerto formidabile che il cugino del valoroso uomo con la morosa al seguito e' riuscito ad andare a vedere E NOI NO.
Mi pregustavo gia' l'accoppiata svampi-valoroso urlare INCOMPLEEEETE.
E invece no.
Ma nessuno che passi mai per il Lussemburgo?

2. Jeremy Scott ha fatto qualcosa a Moschino. Gente estasiata, gente disgustata. A me personalmente guardando lo show e' semplicemente VENUTA FAME. E un dubbio: non e' che Jeremy Scott era sotto l'effetto della fame chimica mentre lavorava alla collezione?

3. Sono stata coinvolta dalla mia palestra, per partecipare ad una corsa podistica di 10 km. Me lo hanno chiesto lunedi' e io manco mi sono allenata. Ma visto che mi hanno offerto una maglietta con il nome del club, mi posso reputare la versione sfigata della Zitella.
Con me e' venuto il valoroso uomo: abbiamo affrontato assieme, fianco a fianco 10 km nel fango.
Qualche volta davo io il passo, qualche volta lui.
"Mi raccomando, stammi dietro, segui solo i miei passi"
"Ma se c'e' una pozza melmosa come faccio ad evitarla?"
"Tu segui me."
"Ma quindi correre e' una questione di fiducia?"
"Si amore mio, zitta e risparmia il fiato."

4. Va bene, da voi fa quasi primavera, c'e' il sole e piu' di 15 gradi. Ma qui le giornate sono gia' lunghe. Fa buio poco prima delle 7 e a me sembra gia' estate. Ma fa un freddo cane.

5. Ho deciso che ho bisogno di entrare in rehab e disintossicarmi dalla mia dipendenza dal comprare scarpe. AIUTATEMI A TROVARNE UNA.

6. Sabato sera a casa di amici abbiamo giocato a un gioco fichissimo. Tipo un risiko misto a monopoli. Io ho perso subito, FATALITA'.

7. E' online da lunedi' scorso Inspire with Grace, la mia piccola creatura. E' nata per hobby, perche' avevo voglia di proseguire la mia esperienza senza intaccare Plastica, ormai un blog personale. Certe volte la vita lavorativa non va come speriamo, ma siamo fortunati, perche' viviamo in un mondo dove il nostro lavoro dei sogni POSSIAMO CREARCELO. Dopo settimane di webmastering, social media marketing e SEO, ho capito una cosa: nemmeno la migliore universita' del mondo puo' sostituire la determinazione che abbiamo quando vogliamo raggiungere un traguardo. Il mio piccolo sito mi rende orgogliosa: ho dimostrato a me stessa che potevo farcela, nonostante non conoscessi nulla di hosting e quant'altro.
Ho un posto dove io e Monica possiamo continuare a scrivere assieme, dove posso parlare di quello che voglio e dove spero, possiate anche voi trovare ispirazione. Nasce tutto da qui: dall'idea di creare un piccolo spazio web dove la gente possa rilassarsi, leggendo o guardando le immagini. E dove noi possiamo divertirci a scrivere ancora.

lunedì 17 febbraio 2014

52 week project #4 ovvero la 7

Sono appena tornata da una settimana di ferie.
Io NON SO SE CE LA POSSO FARE.

1. Il volo easyjet, che mi sembra la prima classe rispetto a Ryanair. Nessuna musichetta, nessun altoparlante che gracchia costantemente e posti assegnati.
Ma perche' easyjet, amica mia, non parti da qualche areoporto piu' vicino?

2. Mi hanno aperto COS a Verona E NESSUNO ME LO DICE.
Ci ho trascinato amica Fra a San Valentino e non volevo piu' uscire. Impazzita dalla gioia ho chiamato pure il valoroso uomo. "Amore amore mi hanno aperto COS a Verona!"
"E che diavolo e' COS?"
Ecco, appunto.

3. Come accennato piu' sopra, amica Fra e' venuta a trovarmi. Ho realizzato dopo che sarebbe stato San Valentino, e devo dire che lei e' stata la perfetta compare. Abbiamo trovato una giornata meravigliosa e grazie a lei ho di nuovo fatto la turista nella mia citta'. Abbiamo fatto tappa ovunque, e per la prima volta abbiamo avuto il tempo di passare in rassegna ogni negozio. In una giornata abbiamo recuperato mesi e mesi di lontananza e senza nessuna fretta ci siamo ingurgitate valanghe di cioccolata calda e baci perugina, in alcuni negozi c'erano i mastri cioccolatai, ci mancava solo quello.
Mi mancava, e ora mi manca di piu'. Di quella mancanza dolce, di cui ti infondono il cuore le amiche lontane.

4. Parlando di amiche, come al solito ho fatto il giro turistico di tutte riuscendo nell'intento di aggiornarmi con loro e ricevere la partecipazione per il primo matrimonio dell'anno. La felicita'!
Una sera mi sono fatta quattro risate, riguardo ad una situazione alquanto bizzarra, di quel bizzarro da film. Non posso ed e' meglio se non aggiungo altro.
Ieri sera invece, amica Ire e' stata FONDAMENTALE.
Capirete molto presto il perche'. Ma grazie, dal cuore!

5. La TIVI.
Qui non la guardiamo ma a casa, con le Olimpiadi era quasi sempre accesa. E' stato un ottimo mezzo di comunicazione e di aggregazione per stare a casa delle nonne. Mentre mangiavamo guardavamo questi pazzi scatenati, i pattinatori bravissimi e le loro bizzarre mise di scena. Le nonne guardavano assorte e io assorta ascoltavo il loro silenzio.
Poi sabato sera ho visto i matrimoni Gipsy e ho CAMBIATO IDEA SUL MIO.

6. Il valoroso uomo e' santo. Punto.
E mi ha fatto trovare dei fiori bellissimi per San Valentino. E una casa super in ordine, e il suo sorriso, che e' quello che illumina tutto.

7. Non mi spiego il perche' ma quando dormo a casa dei miei, dormo meglio che a casa mia. Sara' il materasso, sara' che mi sento ancora un po' la bimba di casa.
Questa settimana chiedevo a mia madre dove si trovassero le cose piu' assurde e lei le sapeva.
"Mamma hai visto gli occhiali della mia amica?"
"Mamma dove hai messo le mie calze?"
"Mamma...MAMMAAAA!"
Ma io, saro' brava come lei? Saro' in grado di leggere nella mente della mia futura progenie?
Ma soprattutto, dopo che saro' diventata una donna sposata, la mia mamma mi trovera' ancora le cose?


lunedì 10 febbraio 2014

#52 weeks project 3 ovvero la 6

Il tema principale di questa settimana e' stata la mia sindrome premestruale.
Da qui e' derivata tutta la mia settimana.

1. Ho passato serate in solitaria a guadare The Office e l'amore che trionfava. Mi sono sentita malinconica grazie alla pms, semplicemente pensando che mi mancava il valoroso uomo.

2. Valoroso uomo che non ha sentito molto la mia mancanza considerando che prima che partisse gli ho fatto una scenata e ho svuotato la sua parte di armadio al grido: tu non mi rispetti!e' tutto stropicciato!!!
Mia madre, che faceva queste scenate a me, ci ha visto lungo. Questa e' la pms associata alla LEGGE DEL CONTRAPPASSO.

3. Il progetto segreto va avanti, nonostante non sia un webmaster. Sabato ho pianto mentre cercavo di caricare delle foto su wordpress senza riuscirci. Mi domando quando finalmente il ciclo arrivera'.

4. Ieri sono partita per l'Italia, oggi sono a casa pronta per andare a degustare il menu' per il matrimonio (CIBO!). Volevo instagrammarvi la valigia e scrivervi: ready for my flight! facendo un po' come fanno le feshion blogge che sono ora a New York, domani a Londra, dopo domani a Milano e Parigi. Io me ne torno a Verona, non sapete che anche li' c'e' la fashion week?

5. Il valoroso uomo mi ha chiesto di andare con lui per il suo vestito. Non avevo mai pensato di accompagnarlo, e non pensavo mi volesse. Sono felicissima di poter CONTROLLARE anche questo aspetto del matrimonio.

6. Parlando del matrimonio tutti mi chiedono come sara', che stile sara' e bla bla bla.
Non so mai come rispondere, ma questa settimana ho avuto un epifania. Il nostro matrimonio sara' come noi (ma va.): noi siamo cosi', prepariamo tutto a meta' e poi ci prendiamo all'ultimo per concludere. SEMPRE. Che sia prendere (o perdere) l'aereo, andare a cena, fare la spesa.
Insomma, abbiamo iniziato a pianificarlo quasi 8 mesi fa, ma solo la settimana prima della cerimonia qualcosa sara' davvero ultimato.
La cosa peggiore e' che sono a conoscenza di come siamo fatti e invece di rilassarmi e dirmi che alla fine andra' tutto bene, sono qui che MUOIO di ansia.
Non abbiamo il prete (!!!!), ne sappiamo nulla per la cerimonia. I libretti, gli inviti, il fotografo (che lui non vuole), il trucco-parrucco, il dopo cena, le bomboniere non ci sono ancora, ovvero sono in fase di definizione.
SPERIAMO DI FARCELA.

7. Prima di partire ho lasciato una sorpresa al valoroso uomo, che tornera' a Lussemburgo mercoledi. Adoro lasciare pensierini e bigliettini sul tavolo, immaginandomi la sua reazione. Vorrei essere li con lui, ma non esserci per poter vedere l'espressione sorpresa che fa.
Insomma vorrei essere il muro di casa mia.

lunedì 3 febbraio 2014

52 week project #2 (che sarebbe la 5 ma va beh)

La cosa bella dello stilare liste inutili e' che ti accorgi di come la tua vita non sia tanto male.

1. Ho fatto una zuppa di ceci orribile. L'ho trovata su Elle. Non la trovo per voi sul sito internet purtroppo. L'avevo gia' fatto e ricordavo perfettamente quel simpaticone del valoroso uomo dirmi: "MMMM BUONISSIMA!"
Ora, io non sono brava nel capire l'ironia. DUNQUE HO RIFATTO LA ZUPPA.
Non e' esattamente venuta come doveva venire.
E il valoroso uomo rincara la dose: "Te l'avevo detto che non era il massimo"

Ho bisogno di un traduttore estemporaneo di ironia.

2. Vista la zuppa, abbiamo deciso di provare uno dei ristoranti piu' famosi della citta'. E' thailandese, ha una stella Michelin e di lunedì sera e' sempre pieno.
Non amo molto la cosa di uscire a cena e splittare il conto, non si fa. Non si fa proprio.
Ormai siamo una famiglia quindi, una volta io o una lui, paghiamo il tutto. Beh piu' lui che io, OVVIAMENTE.
A me FATALITA' e' capitato il ristorante costoso.
I piatti thai non sono famosi per essere abbondanti, infatti ci siamo fatti due spaghi quando siamo rientrati a casa.

3. Ben ignorando il dottore che mi vieta l'attivita' fisica, sono tornata in palestra.
So che sembrera' strano da sentire, ma se non faccio attivita' fisica non sto bene. Poi leggo i post della Zit sulla sua avventura cityrunning e muoio di invidia. E anche di fatica telepatica.
Fatto sta che ho trovato la mia amica, che mi ha dato il regalo di Natale, non ci eravamo piu' viste. Ho ricevuto bagnoschiuma e sapone al cioccolato. La FELICITA'!! Adoro il cioccolato e quello sembra proprio cacao da spalmare sul corpo....sbav
Poi pero' tornando a casa, ho pensato a quanti bagnoschiuma e saponi ho ricevuto a Natale (su 7 regali, 5) e ho avuto un brutto presentimento che ho condiviso col valoroso uomo: "Amore, ma visto tutti i saponi che ho ricevuto in regalo, secondo te PUZZO?"

"Secondo me, SI"

4. Il mio cellulare e' ancora disperso in riparazione. Ho un nokia con la tastiera e whatsup, e devo dire che mi basta. Mi sto letteralmente disintossicando.

NON VEDO L'ORA CHE TORNI DA ME O MIO PICCOLO IPHONE.

5. Mi sono tagliata i capelli. Ho chiesto un taglio un po' piu' femminile ma a me 'sti capelli mi fan sempre sembrare una vecchia. L'unico taglio di capelli che funziona e' quello alla maschiaccio.
Vorrei tanto farveli vedere, non si sa mai che voi sappiate dirmi qualcosa, ma naturalmente non ho piu' Instagram.

6. Ieri siamo andati da una coppia di amici per pranzo. Normalmente il pranzo della domenica, lo passiamo a casa, guardando un film.
Ma mangiare assieme a qualcuno mi fa sentire a casa, come quando da piccoli si andava dalla nonna per la domenica.
Abbiamo mangiato benissimo e io ho fatto una torta grazie alla mia conoscenza della pasticceria Paul (ergo l'ho comprata).
Verso le 4 e' pure uscito il sole, questo sconosciuto.

7. Ho un nuovo progetto segreto. Forse il centordicesimo, ma questo sta procedendo.
Sono fierissima del centordicesimo, perche' e' il primo in cui finalmente dalla carta sono passata alla pratica. E forse fra un po', potro' dirvi qualcosa di piu'.

mercoledì 29 gennaio 2014

52 weeks project in ritardo #1

Colpa di Cose che non esistono, ho deciso di darmi pure io allle sette cose successe nell'ultima settimana.
Interessante come progetto, mi piace riguardare indietro e vedere che é successo questa settimana.

1. Il medico mi ha vietato l'attività fisica.
    Il mio magnesio é a livelli cosi bassi, che non dovrei stare in piedi, figuriamoci correre.
    Mi sono leggermente arrabbiata, in quanto qui noi c'abbiamo da essere FAIGHE in modo assurdo a  giugno. Ho quindi iniziato a fare un altro sport, il cosidetto MANGIACARBOIDRATI.
Mi consoli così.

2. É venuta l'amica da Parigi, con cui non ho fatto altro che mangiare.
    Fois gras, primi, secondi, vini....e i macaron per eccelenza.
    Io alla  Laduree non ci vado più, li snobbo proprio.
    Quelli di Pierre Hermé sono tutta un'altra storia. Sono SFUMATI. Hanno i brillantini.
    Ma soprattutto ne puoi mangiare 8 che manco li senti.

3. Grazie all'amica ho iniziato a guardare TheOffice, quello americano. Le lacrime da politicamente scorretto.

4. Sempre sulla falsa riga che nonosso fare sport mi sono data allo sport alternativo dello Sputtanamento dello stipendio. Dopo il Mangiocarboidrati, é diventata la mia routine preferita. Ho trovato finalmente dei jeans bianchi che mi stanno bene. Non sono bianchi bianchi, ma color gesso e io mi immagino già come la protagonista delle foto più famose di Pinterest. Con quelle oose un po' cosi, tutto molto alla francese. Aperte scommesse per quanto ci metteró a macchiarli.

5. Ho iniziato a farmi le lampade. In vista del TheWedding e anche in vista della vitamina D che non esiste. É stata la mia prima volta, e devo dire che il lettino era alquanto claustrofobico e molto molto luminoso. Ho seguito gli sgami della collega che mi ha consigliato prima uno scrub del corpo e subito dopo una tonnellata di crema idratante. In pratica faccio come le salsicce e mi dopo aver messo un tubo di çrema idratante mi avvolgo col domopack. Un po' con in Pomodori Verdi Fritti. Di cui non trovo nessuna diapositiva, MEGLIO COSÌ.
Immaginatevi come è contento il valoroso uomo.

6.Ci sono stati momenti alquanto interessanti questa settimana. Mi sono nascosta e messa in un angolo molto spesso, col mio cellulare. Sembravo una bambina con problemi, ma effettivamente avevo un problema, la Couture.  E vi dico solo che. Elie Saab ha COPIATO il mio vestito da sposa.

7. Ho tenuto il peggio per la fine. MI SI È ROTTO L'IPHONE.
Niente più musica, ne mail, ne whastup ma soprattutto NIENTE PIÙ INSTAGRAM per due settimane. Mi hanno dato un nokia con la tastiera, che non é qwerty, e come lingue ha solo olandese, francese e inglese. Non ho ancora capito come staccare la linea wifi.
E non ho più numeri.

Teconlogia 1 Svampi 0.

martedì 21 gennaio 2014

Le lunghe domeniche

Sono tornate tra noi, le lunghe domeniche.
Da ottobre fino a maggio, ci faranno compagnia.
Ma il momento di loro massima espansione e' tra Natale e Gennaio.
Quando ci sono i giorni di festa, e quelli da malata.
Ecco a voi una lista degli ultimi film e telefilm salvati dalla giuria di casa Svampi+Valoroso uomo.

Cominciamo con un film dolce, tenero e disneyano.
La storia riguardo alla nascita di uno dei piu' bei film al mondo: Mary Poppins.
Una storia commuovente, in un film dove recitano bravissimi attori.
Vi consiglio la visione in lingua originale con sottotitoli.
E preparativi a cantare, anche se non e' un musical e anche se non e' del tutto una commedia.

Un film che mi ha lasciato con un'espressione tipo: MEH, e' La vita segreta di Walter Mitty. Non lo so, forse perche' stavo male ma non mi ha convinto del tutto.
L'ho trovato un po' ovvio. Ma non lo sconsiglio, anzi vorrei sapere cosa ne pensa qualcun altro!
In ogni caso, rientra in quei film dove l'amore trionfa.
Nessun spoiler, tranquilli.


A Natale, o qualsiasi domenica dell'anno, dopo il pranzo in famiglia, mettetevi sul divano e lasciate gli altri a parlare e a bere il caffe'.
Voi sparatevi Frozen, e non ascoltate piu' nulla.
Forse sono io che sono ancora una bimba di 10 anni dentro, ma a me 'sti cartoni fanno impazzire.
Impressionante la grafica!


Vincitore del Golden Globe per il miglior film straniero, la grande Bellezza e' un film intenso.
Strano, felliniano.
Magico, romano.
Una Roma cosi' magnifica, che mi manca. Ho voglia di andarla a riscoprire.
Ma dietro le mura della citta' magica, vedrete un turbinio di perdizioni che vi lascera' l'amaro in bocca.
Assolutamente da vedere.



La migliore offerta, un film magnifico. Dove si possono ammirare grandi ritratti di donne  dei piu' grandi artisti della storia dell'arte. Una gioia per gli occhi. Anche per quelli che non ne sono appassionati. Per me rientra nella top ten: la storia dell'arte e' mixata al mistero e poi c'e' Jim Sturgess. Bbbbono lui.



Per ben 5 giorni io e il valoroso uomo abbiamo deciso di non vivere. Intendo dire, che ci siamo sparati le prime due stagioni di Newsroom in quei giorni.
Fantastica serie di informazione. Mi piace, mi piacciono gli attori, la regia, i dialoghi.
Quando inizia la terza stagione?
(E qui so che un mio caro amico concordera' con me!)


Leo, leo leo leo.
Tu si che sei un lupo. Il film meno, ma se tu non mi pigli un oscar sto giro io non so chi mai ti abbia maledetto.
Grandissimo attore, il film merita meno nonostante sia una critica a Wall Street completamente diversa dal solito.
Consigliato per Leo, Visto per Leo, e me lo riguarderei ancora per Leo!


Vi allego ora un video. Di una commedia che mi ha colpito. Puo' sembrare la solita cavolata d'amore, ma parla di un altro tipo di amore: quello verso e per la famiglia.
L'amore per la vita e la volonta' di non sprecarla, di non lasciare che i momenti negativi ci facciano dimenticare quelli positivi.
Da quando l'ho visto, sono molto piu' positiva. E se torno a casa sbuffando e pensando a che giornata del menga che ho passato, penso al film e torno positiva.
E' un inno alla vita, e alle cose belle della vita che non dobbiamo perderci.
C'e' chi cambia per un libro, io per un film d'amore. OVVIO.


E se non l'avete visto, ANDATE SUBITO A RIMEDIARE.

Sempre nella rubrica del ANDATE SUBITO A RIMEDIARE, ecco il mio film.
Avevo 15 anni quando l'ho visto la prima e ultima volta.
L'ho adorato.
Non dovrei svergognare il valoroso uomo e la sua virilita' ma pure lui se l'e' visto con i suoi amici. E ci sono tutti rimasti sotto.
Per me e' LA storia d'amore. Ciao Titanic.
L'ho riguardato in compagnia di una bella bottiglia di vino rosso (che non ho finito da sola n.d.r.) un paio di settimane fa.
A 25 anni sono riuscita a piangere per 4 ore, mentre a 15 ci avevo giusto scritto un post sul blog dell'epoca (fagocitato dalla rete, non lo trovo piu'. depressione).
Alla riprova che alla fine sono una romantica dentro e fuori, dopo 10 anni questo film mi ha lasciata piu' sensibile di prima.
O forse e' solo colpa di RYAN.
Bello della mamma.
E guardatevi le scene da ricordare, come faccio io. Su you tube. Quando ho il ciclo. Non credevo possibile che esistessero tutte queste fanpage. E invece ci sono donne come me!
(ce ne sono 6 dello stesso autore in lingua originale, ma trovate anche il film completo in italiano)
AWWWWN




E con Ryan, sotto la pioggia vi saluto e vi rimado al prossimo appuntamento.

giovedì 16 gennaio 2014

Ora spiegatemi il perche'

E' interessante cercare di capire a quando risalgono i primi avvertimenti. Ottobre, o Settembre?
Fatto sta che e' la quarta volta che sono chiusa in casa con naso tappato, tosse e delirio febbrile da quando questo lungo inverno e' iniziato.

Sono onesta, non ne posso piu'.
Mi sento debilitata, svuotata da ogni minimo tentativo di ritornare alla vita preinverno.
E anche leggermente incazzata.
Primo, perche' mi ammalo ogni volta che voglio andare in palestra. No, non cerco scuse e' che fisicamente col naso tappato, la tosse e il dolore alla ossa mi risulta difficile farmi una corsetta sul tapis roulant quando e soprattutto ho il battito cardiaco che arriva in due minuti a 180, grazie a quella cosa chiamata TIROIDE ANDATA A REMENGO.

Secondo perche' io, iniziato l'inverno, la moda, lo stile e quello che volete voi, lo metto nel cassetto e lo dimentico.
Lo lascio a voi.
Io divento una DONNA MICHELIN.
Non solo mi copro da cima a fondo con indumenti caldi, ma indosso piumino, due sciarpe, cappello e guanti.
Io sono la donna, dalla canotta della salute tutto l'anno (o quasi).
Io sono la donna, che esce di casa con solo gli occhi scoperti.
Quella che si compra il colbacco, che non si sa mai come va a finire.
Quella che mette tre maglioni uno sull'altro, perche' il vero cashmere non se lo puo' permettere.

E allora, benedetto il cielo, spiegatemi perche' io, nonostante diventi la degna moglie di Big Foot sto sempre male e loro no.

Andy senza calze, cappotto ben aperto e tshirt di conotne a gennaio. Ma certo.

A Vienna con i guanti, ma guai a mettere la sciarpa. (Ha la faccia pietrificata dal vento gelido)

A Milano a gennaio, fa cosi' caldo che non abbiamo bisogno della giacca. E nemmeno dei collant.

A quanto pare in Norvegia non fa poi cosi' freddo.

Per me lei e' la vincitrice, in quanto fashion blogger
lussemburghese che non teme mai il freddo. Nemmeno a gennaio, a Berlino, vestita cosi.
Sartorialist immortala la grande accoppiata invernale: pelliccia e calzette.

Nevica, come se fosse pioggia primaverile a quanto pare.

Ha nevicato, c'e' il ghiaccio, ma le calze velate coprono dal freddo.
Blusa in cotone con spalle scoperte, sciarpona e sandali. In qualche modo pensava che la sciarpa la salvasse dal vento gelido? A quanto pare si. E per la cronaca a novembre in Inghilterra non faceva cosi caldo.

Ora capite bene che io non ho nessunissimo problema, se a loro piace andare in giro nude. Nude ma stilose.
Ma io, che non mi faccio problemi ad oscurare e mandare in letargo la mia femminilita' sfacciata stilosaggine (ma dove, ma quando, ma perche') pretendo almeno di non ammalarmi piu'.

GRAZIE.



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