mercoledì 4 aprile 2012

Let's go to the mall


Un paio di settimane fa, io e il valoroso uomo vagavamo nel Paese dei Maglioni con Carlonica, il nostro navigatore pazzo (mi pare di avervene già parlato, quindi non vi sto a tediare riguardo al perchè del suo nome, sappiate solo che io LA ODIO). Doveva portarci a casa dopo un gita fuori città. Invece, come al solito, ci ha portato in un sobborgo cittadino deserto.

Gira e rigira, Carlonica ci fa perdere tempo e pazienza. Forse, chissà, per farsi perdonare, decide quindi di portarci nel parcheggio di un centro commerciale. "E va bene, Carlonica."
Capita l'antifona, parcheggiamo ed entriamo. Ora io, e men che meno il valoroso uomo, non amo i centri commerciali (soprattutto quelli del Paese dei Maglioni, che sono conosciuti solo dagli autoctoni). Io tollero il supermercato a due piani, grande come il mio quartiere, solo perchè è l'unico della zona. Ma è sempre dura fare la spesa in meno di un'ora, perchè effettivamente, ci si perde costantemente.

E indovinate un po'? Varchiamo la soglia del castello aka centro commerciale e veniamo travolti da autoctoni che camminano con la loro flemma e ci fissano. Ma perchè diamine in questa città la gente continua a fissarci? Vi assicuro che io ogni volta temo di avere il dentifricio o la Nutella sulla faccia (piccolo retaggio dell'adolescenza). Fatto sta che per rifugiarci dagli sguardi, di cui il valoroso uomo manco si è accorto ("Ma che sguardi e sguardi...e poi se ci guardano è perchè siamo belli!" Si come no.), siamo finiti nel mega supermercato. E precisamente nel reparto giocattoli. E ovviamente, è stata la fine.
Dalle bambole ai giochi per esterno, io come una bambina ho dovuto toccare tutto.
Non so come ha fatto il valoroso uomo a non comprarmi il set per cucinare i cupcake di plastica, nemmeno con il mio sguardo implorante l'ho convinto.

Ma la cosa peggiore è stata quando abbiamo attraversato la corsia dedicata al Lego. E lì, per noi è stato proprio un salto indietro nel tempo. Guerre stellari, le navi dei pirati, la caserma dei pompieri. La mia mente ha aperto il cassetto dell'infanzia facendo strabordare tutto il Lego che avevo. Io e mio fratello eravamo i signori del Lego: testimoni raccontano di valanghe di mattoncini che uscivano dalle scatole. Perchè non paghi di tutto il nostro ben di dio, ci eravamo fatti dare dal papà anche il Lego della sua infanzia. Ah, che infanzia sarebbe senza il Lego? Ci sono cose che proprio non si possono dimenticare.

E fu così, che io e il valoroso uomo ci comprammo il gioco di ruolo della Lego: una droga (come avete capito, siamo dei nerd). La scatola è la più grande che abbia mai visto. Inutile dirvi che ho passato una settimana chiusa in casa a giocare.
Mi è tornato in mente questo episodio quando ho visto questa pubblicità della Lego, nella quale con i famosi pezzettini hanno composto i cartoni animati della mia infanzia. Assolutamente geniale. E anche un po' nostalgica.
Riuscite ad indovinarli?








www.jvm.com

2 commenti:

  1. Sto impazzendo...la terza e la quinta non mi vengono!!! o_O

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  2. ahahah ma sono facili!dai ti do un indizio...la terza ritrae due galli (...), mentre la quinta dei cosetti blu...

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