giovedì 8 dicembre 2011

Disperazione dicembrina

Dicembre: periodo di vacanze e di festività. C'è il Natale, un bel ponte a inizio mese e i mercatini con il vin brulè. Le città si riempiono di luci, la tv trasmette solo scene felici. Le persone sembrano più buone, sorridono di più e forse, quest'anno arriverà la neve. Come gli altri anni ovviamente. W il Paese dei Maglioni: la neve arriva a novembre e non se ne va fino a marzo. La prima mattina che ti alzi e la trovi fuori dalla finestra, ti sembra di tornare bambino. L'euforia perdura fino a Natale, d'altronde, che Natale sarebbe senza neve?
Ma a Gennaio, si vede la gente per strada, che odia profondamente la neve.
Tornando a momenti e argomenti felici, è Dicembre, il mese più festoso dell'anno.

In mezzo a tutto questo festeggiare e essere felici, ci sono io. Che della spensieratezza prefeste ve lo dico da subito, non sono per nulla contagiata. A dicembre infatti cadono i due appelli universitari che hanno in mano il mio destino di studentessa.
E quindi io, secondo voi, quanto sono contenta che gli altri escano a far festa e io no?
D'altronde, se uno deve studiare, meglio che stia in casa. Il problema si è posto quando pur di non studiare, sono diventata una nerd del pc. Navigo, mi iscrivo a siti, ricerco qualsiasi cosa su internet.

E fu così, che lo studio divenne una cosa a me sconosciuta. Studio? Libri? Cosa vogliono dire queste parole?

Per fortuna si sa, ho al mio fianco il valoroso uomo che è intervenuto con una bella strigliata, seguita da pianti disperati (chiaramente non miei.). Devo dire che ha colto nel segno: spaventandomi un pochino e non facendomi piangere (perchè i pianti disperati lo ripeto, non sono stati i miei), mi sono messa sotto con lo studio dell'arte romana. Sto studiando così intensamente che ormai ho la nausea della ritrattistica romana: il ritratto di augusto? oh no vi prego.
Il ritratto di Pompeo? Ecco..il voltastomaco.
E la testa colosso di Costantino? Brr, nausea allo stato puro.
Dalla rappresentazione classica alla distorsione dei volti anche il mio viso è stato influenzato dalla trasformazione artistica: da volto normale, con espressioni da persona sana di mente, sono passata a espressioni tipo L'Urlo di Munch.

Coco Chanel
Basta, davvero.
Ma sotto l'occhio vigile del valoroso uomo che posso fare se non studiare? Un saltino su internet però l'ho fatto e ho trovato queste Scaricature di Serena Giordano. Le Scaricature come dice lei nel suo sito, sono ritratti ridotti all'essenziale della persona. L'idea alla base è geniale, per non parlare della possibilità di farle realizzare Scaricature di amici e conoscenti: basta inviarle alcuni oggetti e foto del soggetto e in men che non si dica ecco a voi la Scaricatura!





John Lennon
Sinceramente questa scoperta la potrei usare con un duplice scopo: da una parte commissionarne una del valoroso uomo (chissà cosa ne verrebbe fuori!) e dall'altra proporle come confronto al professore di arte romana. Alla fine l'idea base non differisce molto da alcuni periodi formali dell'arte antica. Con buona pace del professore, e anche mia: di sicuro passerò l'esame, ma sulla votazione alta ho forti dubbi. L'ultimo mio confronto assurdo a un'esame è stato tra le scenografie di Metropolis e quelle del paese incantato di Gardaland. E devo dire, che il prof non ha proprio gradito.





www.serenagiordano.com

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