giovedì 1 dicembre 2011

Sport addicted.

Io odio nuotare. Ma odio di più fare ginnastica. Sinceramente, preferisco andare a correre. Ma nel Paese dei Maglioni ce lo si può permettere rare volte. E quindi? Direte voi, basta non fare non sport.
Male, miei cari lettori, bisogna fare sport. Certo per farlo, bisogna avere motivazione. Io ne ho una bellissima: più sport faccio, più mi posso ingozzare di cibo. La mia fame infatti, è rinomata: in un ristorante c'è la mia foto appesa al muro. Sono a detta del proprietario, una cliente anomala: quando vado al ristorante, inizio a mangiare dall'antipasto e non mi fermo fino al dolce.
Nonostante questa mia fame insaziabile, sono donna anche io, e ci tengo alla mia forma fisica.

E come dissero due amiche, che hanno la mia stessa fame, noi abbiamo uno stile di vita Ciccione. E non perchè lo siamo, ma perchè amiamo il cibo. Infatti, non ci tiriamo mai indietro quando ci viene offerta qualche buona pietanza, con enorme stupore degli altri commensali. Ma noi, amiamo essere Ciccione.
Fatto sta che nel mio stile di vita Cicciona, il senso di colpa non deve esserci. Ecco perchè mi dedico allo sport.
Si può aggiungere che il valoroso uomo è un fondamentalista dello sport: dalla bici alla corsa, dal surf allo snowboard. E allora che mi tocca fare? Piscina, ovviamente.

La odio profondamente ma ci vado sempre (che volete farci, sono fatta in modo strano). Ci vado a orari molto improbabili : o alle 7 del mattino, o alle 9 di sera, a causa delle giornate piene di impegni. Alle 7 qui, nel Paese dei Maglioni non c'è mai nessuno. Invece quando andavo vicino a casa-Madre, avevo la mia combriccola di vecchiette. C'era Luisa che teneva la cuffia della doccia per non rovinare la messa in piega (fatta chissà a che ora visto che era in piscina alle 7 del mattino), Marta la pettegola del gruppo; Giovanna e Maria che arrivavano sempre insieme sorridendo gentilmente ma senza sbilanciarsi e parlare. Gilda, mentre mi lavavo in doccia, mi chiedeva sempre se l'acqua in vasca era troppo fredda o troppo calda.
Sentirle parlare, in dialetto per giunta, mi faceva sentire di essere tornata indietro con il tempo: si chiedevano come stanvano, commentavano i vestiti delle altre, i mariti delle altre, i viaggi delle altre.
Sapevate vero che sono pettegole come noi giovani, o anche peggio?
Sapevate che vanno a ballare e tornano alle 3 di notte?
"E' anche presto." mi ha detto un giorno una di loro.

Pizza Maggiore anni '60
Se penso al loro chiacchericcio che riempiva lo spogliatoio, mentre ora sono qui da sola, mi vengono in mente le foto di Giuseppe Savini. Le foto di questo non-fotografo (infatti non lo è di professione) sono foto che mescolano presente e passato della sua Bologna: cercando nei mercatini le foto vecchie, le ricolloca poi fotograndole nello stesso posto al giorno d'oggi.
Per capire le differenze, per vederle, ma soprattutto sentirle. Come sento io ora la mancanza di una vecchie e allegra compagnia mattutina nella spogliatoio della piscina.

Giardini Margherita-anni '30

via Rizzoli-anni'40

2 commenti:

  1. Valeee!!! come ti capisco... io ormai vado in palestra tre volte alla settimana pur di non sentirmi in colpa per tutto quello che mangio!!!
    A proposito, vienici a trovare presto così facciamo una bella cenetta in perfetto stile da ciccione!!
    Un bacio!!

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  2. Mamma mia!non vedo l'ora...magari con una bella torta di mamma!

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