lunedì 28 novembre 2011

Io&LaGatta


Una mattina nebbiosa, mi arriva una chiamata da Madre.
Rispondo con la voce ancora assonnata e sento che Madre è strana, la sua voce di solito acuta, si è fatta dolce.
"La gatta è morta" sentenzia. Che mi venga un colpo. La mia gatta?
Morta?

La mia gattona nera ha passato con me più della metà della mia vita. Tranquilla, schiva ma allo stesso tempo affettuosa: la sua coda passava sempre davanti al video quando ero su skype con i genitori.
Indimenticabile quando tornati a casa, salutava silenziosamente tutti. Invecchiata era invecchiata, ed era molto tempo che stava male. E poi era un gatto, un'animale.
E allora come mai la mia telefonata con Madre si è trasformata in un fiume di lacrime?
Lei piangeva, io piangevo. Ad aumentare la mia lacrima facile, c'era il libro che stavo leggendo: Io & Marley, che parlano del rapporto di una famiglia con il proprio cane, da quando nasce fino a quando muore lasciando un vuoto immenso.
Provate solo ad immaginare in che stato ero.

Due-tre giorni dopo, arriva un pacco. La mia mamma supertecnologica mi ha mandato un regalino: una bella ciotola, gialla. Grazie mamma, anche se hai confermato che non sai quale sia il mio colore preferito.
Che carina però, Madre!






La chiamo e la ringrazio. "Hai capito perchè te l'ho regalata?"
Francamente, Madre, brancolo nel buoi più totale: una ciotola. Gialla. Perchè?
"Riempila di latte" mi dice. Io ci metto il latte, la guardo e mi metto a piangere disperata.
All'interno infatti, la ciotola è stata smussata per creare la forma di un gatto. Del MIO gatto. E me l'ha regalata la MIA mamma.
Capite quando dico che ho la lacrime facile?










www.bernardaud.fr

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