venerdì 25 novembre 2011

Eco-tradizioni.

Il progresso è una gran cosa. Ci svegliamo grazie a un orologio preimpostato sul cellulare. Leggiamo le notizie del mattino sul pc, tramite internet. Ascoltiamo la musica tramite un marchingegno che possiamo nascondere nelle tasche. Leggiamo perfino i libri, su un sottile foglio di metallo, dove toccando lo schermo, puoi cambiare pagina.
Eh no, scusate ma questo proprio NO.
Non mi importa quanti chili mi devo portare in giro, ma sfogliare le pagine e toccarle, è così bello. Nel mondo dell'ipertecnologia, dovremmo tornare un po' indietro.

Non più ricerche su internet, ma tramite riviste specializzate. Non più acquisti online, ma solo in botteghe minuscole ma piene zeppe di cose. Acquistare online toglie la magia della ricerca e della scoperta.
Siamo onesti, ci impigrisce del tutto.
E basta, basta scrivere al computer. Io personalmente, lo odio. E' vero, comunico con voi, tramite questo aggeggio. Ma per quanto sia fondamentale, non è indispensabile per me, creare al pc. Molto spesso scrivo nei momenti più improbabili.
Una domenica mattina alle 8, ancora con il post sbronza, ho iniziato a scrivere freneticamente per dieci minuti buoni. Il valoroso uomo in coma, non capiva.
"Cosa stai facendo?Perchè ti muovi?" domanda tutto assonnato.
"Ho scritto un'articolo, lo leggi?"
E lui, senza nemmeno stupirsi e dire : "Ora davvero?Alle 8 della domenica mattina dopo che siamo andati a dormire tre ore fa?" ha preso e  si è messo a leggere.
Non so come in realtà. Infatti ha preso il foglio con gli occhi chiusi e a tentoni se l'è messo sul viso.
"Bello" dice dopo un po', e si rimette a ronfare.

Ecco perchè sei valoroso, uomo mio.
Capite ora qual'è per me, il valore dello scrivere?
Non è solo pubblicare l'articolo online, avere un blog o qualcuno che lo legga. E' scrivere che ti rende chiare le cose. Si prende il quaderno, il mio rigorosamente di Muji, si posa la punta della penna sopra la carta e si inizia a muovere il polso e le dita con dolce ritmo.
E dopo un po', ecco che il foglio è pieno.
Come è pieno il mio quaderno. Finito tutto, dalla prima all'ultima pagina.

Sono quindi alla ricerca di un nuovo quaderno. Che sia sottile, non troppo grande ma nemmeno troppo piccolo. Che non abbia fogli con cui tagliarsi (quante volte..) e che non inquini (insomma siamo o non siamo ecofriendly?).
La soluzione sono questi quaderni: fatti si di carta, ma carta derivata dalla pietra. Salva gli alberi e inoltre non taglia. E finalmente potrò avere mani degne di essere guardate, senza più odiosi taglietti sottocutanei.


www.repap.it

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