martedì 4 settembre 2012

Lunedi Nero

La chiamavano la Braderie.
Ma avrebbero tranquillamente potuto chiamarla "ci'apa quel che te vol ti' " nel mio dialetto. Delirio day.
Solitamente gli autoctoni sono famosi per lavorare otto-ore-otto, ma ieri mattina i primi accenni della "ci'apa quel che te vol ti'" sono iniziati molto presto.
Sono stata svegliata alle sette da una telefonata del valoroso uomo in viaggio per l'Europa:
"Ciao-Oh-mia-bella-come-stai?Sono-sveglio-dalle-quattro-e-mi-sento-una-forza!!"
Io non ho fatto altro che mugugnare.

Nella speranza di riaddormentarmi mi sono messa a letto con i miei amati tappi per le orecchie. Ma niente da fare, perche' alle 7e mezza e' iniziato un rumore strano, quasi un rullo di tamburi come quelli che si sentono prima della partenza di una gara o l'annuncio del vincitore. Solo che questi era i rulli degli appendini portati fuori dai negozi, che davano inizio alla cosichiamata Braderie.


Non ci avrei mai creduto se me lo avessero detto: alle 8 la situazione sotto casa e' di assoluto intasamento: tutti i parcheggi cittadini sono gia' pieni, le orde di amiche e di vecchiette che cercano la Laboutin in affare (manco non se la potessero normalmente, e per la cronaca l'affare era lo sconto del 10%) scannandosi tra di loro sono gia' per strada. Le gabbie sono state aperte.
Ho visto cosi tanta gente che mi e' davvero venuto il dubbio: ma da dove vengono? Che diamine fanno nella loro vita? Che esista davvero una citta' sotterranea da dove escono un volta all'anno (ci come nel libro di Ammaniti, Che la festa cominci)?
Alla fine quando vivi in una citta' come questa, non troppo piccola ne' troppo grande ma molto ricca, sai benissimo che tipo di persone ci girano: uomini d'affari, giovani banchieri etc, donne ricchericche, adolescenti modelli.
Eppure ieri, e' successo qualcosa. A parte che se tutti erano per strada per l'affare, chi diamine stava in ufficio a lavorare? Che abbiamo preso tutti il giorno di ferie? Apparentemente in comune si, visto che ho chiamato 5 volte senza ottenere una risposta.

Ah il fascino della "ci'apa quel che te vol ti' "
La tendenza principale era girare con una valigia trolley, per poterci infilare gli acquisti. Vi dico, io scene cosi' non le ho mai viste. Basita, allibita, ho evitato la caccia all'affare grazie al paraocchi usato per i cavalli. Ma ecco che di fronte a me spuntano un paio di prada. Eh no, resisti. Ce la puoi fare.
Non te le puoi permettere.
Ma poi devi provartele, e guarda che coda.

Mi sono premiata per il mio "self control" nell'attraversare il maledetto quadrilatero della moda (ci hanno aggiunto Chanel...ci mancava.) per arrivare al lavoro, con un muffin al cioccolato. Un muffin con la consistenza di brownie, burroso e cioccolatoso (cosa che avrebbe fatto rabbrividire il valoroso uomo quasi convertito vegetariano e al 100% al biologico...ma questa e' un'altra storia).
Il quale ovviamente, non era in offerta.

Vi lascio con le foto del delirio.

Il delirio di ieri si puo' riassumere con le loro espressione.




L'affare del giorno? Mutande! Ma dimmi te...

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