martedì 11 settembre 2012

Cronaca tardiva di un weekend

Non e' un innocuo brufolo sottocutaneo, no no quello che vedo e' la nascita di un maledettissimo herpes. Il giorno prima di un matrimonio, che fatalita' e' lo stesso girono in cui inizia il mio periodo preferito del mese (si come no.)

Giusto in tempo tra l'altro, visto che torno in patria per starci esattamente 36 ore.
Bianca come la neve, non sembrera' nemmeno che sia stata in vacanza. Ammalata e pallida. Andiamo bene. Se di solito il cavallo vincente della coppia sono io, e il valoroso uomo e' piu' che altro il mio bel accessorio (scherzo love, non sei solo un bel accessorio), mi sa che sto giro ci scambiamo i ruoli, e io finisco per diventare come il suo portadocumenti: piatto bianco e inutile.

La grande avventura e' iniziata in quel dell'aereoporto germanico dove alle 5 del mattino c'erano piu' persone che all'ora di punta nella via centrale del Paese dei Maglioni. Sono li' in coda assolutamente non sveglia, pronta per essere influenzata dalla gentaglia che ha paura che il boarding chiuda prima, ed eccola li' la solita fashionista mancata ed agitata: ma amica non lo vedi che il boarding del nostro volo e' subito dopo i controlli?
Ma d'altronde cosa ne puoi sapere tu che indossi la gonna con i leggins. Bianchi. Che fossero stati neri avrei chiuso un'occhio. Cosi' 2005, ma almeno erano neri. Ma bianchi non dovrebbero nemmeno essere presenti sulla terra.
Fatto sta che questo mi ha permesso di svegliarmi per bene grazie al loro bagliore riflettente, parlo dei leggins anche se la proprietaria era piu' bianca di me.
Ma lei se ne andava in Italia a prendere il sole io andavo a fare la statua bianca del Canova. E per questo ha ricevuto tutto il mio odio.

Perche' se io sono come lei


e vorrei abbronzarmi per diventare come lei


alla fine mi ritrovo come lui


E non sembra questo bel colore ne' su di me, ne' su di lui.
C'est la vie.

humanae.tumblr.com

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