E io manco a dirlo, ne sono la prova. Sono mesi e mesi che fantastico su vacanze alquanto distanti. Tre mesi fa ho chiamato il valoroso uomo al lavoro.
"Ho deciso. Andiamo in vacanza a Bali!" Essendo al lavoro, lui non ha potuto far altro che dire: "Ci sto!"
Tornato a casa però, ha iniziato a saltare continuando a dire "Andiamo a Bali!Andiamo a Baliiiii!" così felice che io stessa mi sono ritrovata a saltare con lui, con il rischio di far crollare tutta la casa.
Ma Bali è durato finchè non ho scoperto una nuova meta su internet. "Ho cambiato idea, andiamo in Finlandia!" ho detto al valoroso uomo mentre ero al lavoro. Tornata a casa, ho iniziato io a fare i salti di gioia e il valoroso mi ha seguito.
Due settimane dopo, mi ritrovo a guardare un documentario. Chiamo il valoroso uomo che è nell'altra stanza (pazzesco come sia bello avere un bilocale, c'è da perdersi) a cucinare.
"Ho cambiato idea, andiamo a Panama?Ci facciamo un giro negli arcipelaghi lì attorno." E lui ovviamente, sorride e urla di gioia. Di nuovo saltiamo e rischiamo di far crollare la casa. Da Panama però siamo passati alla Grecia, alla Nuova Zelanda e alla Spagna. La fortuna vuole che il valoroso uomo abbia una pazienza infinita.
Solo che io sono un po' sconfortata: prima o poi dovrò decidere una meta, se no finisce che non andiamo da nessuna parte. Affranta per ora mi accontento delle lenzuola con la stampa di un lago. Le ho distese sul letto senza riprenderne i bordi e mettendoli sotto il materasso, ma lasciandole aperte completamente. Almeno così, è come avere un lago in casa. E se alzo il riscaldamento, mi posso mettere anche in costume. Con buona pace della mia eterna indecisione
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