lunedì 28 ottobre 2013

Gitiamo pt/2

In giornate come queste, non c'e' nulla da fare.
Non ci sono parole. Non ci sono gesti a cui appigliarsi, ci sono solo 1000km di distanza che si fanno sentire tutti come macigni.
In giornate come queste, avrei voluto rimanere nella mia citta', vicino a chi lo e' sempre stato a me.
Ma siamo qui, a parlare al telefono, a guardare cieli diversi e l'unico modo che ho trovato e' di rifare quello stesso articolo, che tu tanto trovi divertente.
Per sperare prima o poi, che ti fara' sorridere.
Perche' il cielo azzurro era tutto per te, e per lei, amica mia.

Negli ultimi tre giorni la mia casa e' stata infestata da due presenze molto importanti, amici cari del valoroso uomo. Vi dico solo che per disinfettare la casa saro' costretta ad INCENDIARLA.
Questa mattina, li abbiamo accompagnati all'aereoporto. Nella nostra amata HondaRossa, andavamo avanti col nonnino aka il valoroso uomo che guidava. Usciamo dalla citta'-stato ed entriamo in Belgio. Sara' che in Belgio sono tutti matti, ma il valoroso uomo si giro e mi fa:
"Gitiamo?"
Questo nuovo ma vecchio termine, risale alle nostre prime avventure in lungo e in largo per l'Europa.
Gitiamo Si!
E voi lo sapete perche' mi propone di andare fino a Bruxelles? Perche' la mia proposta era quella di ANDARE ALL'IKEA.
E quindi vade retro Ikea, penso' saggiamente il valoroso, piuttosto me la propino direttamente in giro per la capitale.
VERAMENTE FURBO.

Arrivati all'aeroporto un problema e' sorto (fa anche rima): eravamo letteralmente vestiti da casa.
Io vi dico solo che ero nella mia giornata no reggiseno, no t-shirt ma solo ed esclusivamente indumenti comodi da primo giorno di ciclo.
Il valoroso uomo invece...non so esprimermi. Dico solo: camicia con piumino senza maniche con pantalone a quadretti e il tocco finale SCARPONI DA MONTAGNA.

Icone di stile ad esclusione della domenica.

Prontissimi per andare a fare i fighi a Bruxelles, mi dicono.
Salutiamo gli amici e partiamo direzione la capitale che ha come simbolo un bambino che fa la pipi'.

In mezzora ci siamo e il valoroso uomo senza mappa mi arriva diretto diretto in centro, mi spara una retro, entra in un parcheggio sotterraneo e parcheggia la HondaRossa.
Bene ci siamo, e' il momento di partire ed esplorare.
Prima tappa: l'ufficio informazioni.
Chiuso.
Nuova prima tappa: la metro.
Scaltri e furbi come nemmeno quelli di Pechino Express, scendiamo nella metro e chiediamo al primo che capita come arrivare in centro.
E miracolo, ci arriviamo.
Ero pronta infine per il giro di ricognizione della citta'. In due anni non ci sono mai stata ma questa occasione era imperdibile: non solo me l'ha proposta lui, ma effettivamente per me era fondamentale il giro di ricognizione. Il valoroso uomo non aveva capito che era un giro per capire un po' che aria tirava, la prossima volta sara' dedicata ai musei e LUI VERRA' CON ME.

Prima impressione: e' una citta' che la domenica e' viva.
C'e della gente CHE CAMMINA.
Ma soprattutto C'E' DELLA GENTE.
Lussemburgo, impara dalla citta' del bimbo che fa pipi'.
Iniziamo a camminare e seguiamo le guglie dei monumenti per arrivare da qualche parte.
A caso, al solito come ci piace. E grazie al caso arriviamo in una galleria che sembra quella degli Uffizi, ma al chiuso. Qui pullula di gente, e soprattutto pullula di CIOCCOLATERIE.
E qui penserete: 'ndo cavolo stanno le foto di tutte 'ste cioccolaterie?
Embe' avevo il cellulare scarico.
Ovviamente io pensavo che dall'aeroporto saremmo tornati a casa, subito dopo l'Ikea, e' chiaro. Cosi' avrei ricaricato l'affare. Anzi magari anche no.
Ma ecco la galleria, sparafleshata con l'iphone scarico:

foto utilissima
Nella galleria c'era poi un posto magnifico, un posto che voglio possedere, in cui voglio lavorare e infatti tutte le commesse erano ragazze chic ma chill-out e quindi con quell'attitudine del je ne sais quoi* belga/francese e io volevo diventare tutte loro assieme.
Si dai, parlo di una libreria di arte, moda, design e fotografia.
Ho avuto un momento depressione.
Nella mia attitudine del je ne sais quoi che faccio qui me faccio schifo in confronto a voi.
Mi sono consolata quindi con una birra.
Una delle 2004 birre che fanno al pub Delirium, impossibile da trovare ma che fu trovato dal valoroso uomo, il quale quando sente solo l'odore della birra corre come un segugio.


In versione spiritata, con birra e formaggio alla birra con composta.
Vi dico una cosa: in fatto di cucina noi italiani siamo i migliori, ma i loro STRAMALEDETTI FORMAGGI sono imbattibili con le composte.

"dai amore facciamo una foto con bacino" "anche no" 

Abbiamo avuto il tempo di spararci la fotina con bacino davanti al palazzo centrale (come ho detto prima nel giro di ricognizione non avevamo ne' mappe ne' guide) e poi il cellulare e' morto definitivamente, e ha iniziato a diluviare.
Cosi' abbiamo fatto l'unica cosa che sappiamo fare: ci siamo messi a cercare un altro posto per MANGIARE.
Ci siamo dedicati alla cioccolata belga e ad una scoperta meravigliosa, deliziossisssssima.
I dolci mediorientali. Fichi, pistacchi, miele. Con quelle forme magnifiche da ommiddio li voglio tutti.
La vetrina sembrava quella di una gioielleria, e noi sbavavamo come due bambini.
E che bonta', me ne sono pappati tre alla velocita' della luce.

Tornati a casa, abbiamo parcheggiato la macchina.
Scendo e sento il valoroso uomo che impreca.
"Cosa c'e'?" gli domando.
"Speravo solo che non portandoti all'Ikea, non avresti fatto shopping, invece ci sei riuscita perfino in una citta' senza arte (lo crede lui). Se la prossima volta che mi proponi di andare all'Ikea ti portassi in Lapponia, troveresti qualcosa da comprare anche li'"

Io in ogni caso sono molto soddisfatta del mio shopping.

Nel frattempo il valoroso uomo si lamenta che le prima foto di lui che posto sono cosi' orribili.
Ma no dai, cosa dici?


*non so che: lo usano per chiamare il loro modo di vestirsi che dovrebbe sembrare a caso ma invece non lo e'. Almeno su di loro, su di me sembra esattamente che sono uscita da casa senza guardarmi allo specchio.

2 commenti:

  1. Che racconto meraviglioso ... e come pucci-pucciosi tu e il valoroso! Leggerti è sempre un piacere immenso!

    Monica

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