martedì 19 febbraio 2013

Dammi un paio di spaghi d'ottone che te li trasformo

Mi sono appena accorta che il mio ultimo post e' del 31 gennaio, assenza alquanto (in)giustificata.
Dopo la gonna piu' inutile del mondo, le idee sono piovute dal cielo, una dietro l'altra, senza pero' avere il tempo per realizzarle o raccontarle.
Passata la settimana di vacanza, e' tempo di rimetterci in sesto e ricominciare a mostrarvi i miei orrori/errori.
Sabato, riposata com'ero dal giro turistico amsterdamiano (seguira' post), mi ci sono buttata a capofitto per due ore. A fianco a me, impavido ed ignaro come sempre, il valoroso uomo. La nostra scrivania nuova, ma in realta' molto VVVVintage, e' un banco di scuola, con due posti. Cosi' possiamo lavorare (si, come no) in contemporanea.
Mentre lui dava una "pulitina" al computer, io ho iniziato una vera e propria maratona di Fail. Un po' come le Fail compilation che trovate su you tube.

Ho scoperto Geneva, la ragazza del blog A pair & a spare, circa un'anno fa. E da subito mi ha messo voglia di fare. Guardando i suoi Fai da te, sembra sempre tutto cosi' facile.
Ecco perche' era giunto il momento di "Failerare" un po' pure lei. Non per smontarla, ma anzi per dimostrare come certe persone abbiano le mani di fata, e altre come me, proprio per gnente.
Ho cercato di ricreare questi bellissimi anelli. Che, sono davvero facili, se vi chiamate Geneva e siete la blogger di A pair & a spare.


Quando li ho visti, e' stato amore Failesco a primo sguardo.
Ho iniziato procurandomi del filo d'ottone, di circa 80 mm di diametro.
E con l'amica pinza (new entry...prima era amica del valoroso uomo ma si trovava male con lui, mi ha spifferato) ho iniziato a tagliarne piccoli e sottile segmenti.





Subito dopo e' richiesta la prima prova di grande abilita': piegare a meta' il filo di ferro e pressare il centro con la pinza, come da foto:





Come potete notare, la manualita' da fata rende tutto di una facilita' dismisurata, visto che come da foto, a me e' venuto questo:




Tra l'altro vorrei farvi notare come la mia pinza ricordi la testa di un AT-AT Walker di Star Wars di profilo.
In ogni caso a me e' venuta la bocca di un pesce, oppure per chi si sente piu' malizioso, un incipit di capezzolino.

Da qui, si passa alla prova del dito, che no, non e' nulla di malizioso.
Bisogna provarlo sul dito e poi chiuderlo.
Geneva fa cosi':





Io faccio cosi':





E il risultato ovviamente, e' completamente differente.
"Il primo e' normale che venga uno schifo" mi dice il valoroso uomo sbriciando sul mio lato della scrivania.
Allora, motivata ne faccio altri.
E il risultato, con il gioco de "Trova le differenze", lo potete trovare qui sotto:




Li ho pure indossati, ma a me non stanno per niente bene. Cadono, si attaccano l'uno all'altro e si impigliano tra di loro.
Non mi resta che guardarmi indietro e accettare i miei risultati, conservando 10 metri di fil d'ottone con cui non so cosa faro', e posto senza vergogna (tanto ormai dopo youtube, chemmefregaammme') il delirio Faileresco


                     

4 commenti:

  1. AHAHAHAAH sto maleeeeeeeeeee!!

    PS: idratati le mani!!

    V.U.A.

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  2. Sai che io adoro i tuoi FAIL.
    non so cosa aspettino per darti il programma PAINT YOUR LIFE di Real Time.

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  3. valina... spero ben che il filo sia di 0,8 mm e non 80 mm (che son ben 8 centimetri, dico 8 cm... )
    bellissimo come sempre :)

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  4. @Zitella si lo so, io sto ancora aspettando che mi chiamino, non capisco cosa stiano ad aspettare. Sarei anche piu' simpatica di Barbara.

    @Papi lo so, sapevo che c'era qualcosa di sbagliato. Diciamo che sappiamo che la matematica non e' mai stata il mio forte....

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