Spererei davvero di essere atterrata alle caraibi, ma eccolo lì il mio comitato di benvenuto nella terra dei maglioni di lana.
Partire con 32 gradi, arrivare con 15, vi dirò che non ha prezzo. La botta di differenza la si sente con effetti quasi da post-sbronia: stordimento, sonno, nausea. Perfino il valoroso uomo, di solito sempre così attivo è immobile.
Usciti dall'aereoporto ci dirigiamo verso il bus che ci porterà a casa. Un raggio di sole illumina per pietà quella landa desolata.
"Da che parte va il bus?" chiedo sconsolata e con una voce ubriaca. L'uomo valoroso non spreca nemmeno una parola e indica semplicemente una direzione con la testa. E come nei film io mi volto in quella direzione e che vedo? un profondo, scuro, intenso nero.
Andiamo bene.
Partire con il sole e la gente che va ancora in piscina ed arrivare in un posto in cui la mezza stagione non esiste davvero più(avete presente le giacchette leggere?i maglioncini di cotone?qui non sanno nemmeno cosa siano.) immette dentro di sè una vena di pazzia. Si diventa pazzi solo a pensare che volontariamente si vive qui e non forzatamente.
Dopo la botta finale però, la mia felicità aumenta. Fanatica come sono dei maglioni, ho un orgoglio patriottico per il simbolo nazionale del mio paese d'adozione. La cosa alquanto particolare, è il fatto che la gente del posto non senta il freddo. Io vi dirò, non mi copro mai abbastanza. Ecco perchè ho una serie infinita di maglioni di lana. Alcuni ereditati perfino dai nonni, quelli grossi con i rombi, oppure larghissimi da mettere con un paio di jeans strettissimi. I miei preferiti sono quelli a losanghe in cui si vede la treccia della lana.
Per ora ho deciso di porre un blocco agli acquisti. A parte un maglione che fa molto "rifugio da apre-ski" di Zara.Il collo grosso colorato e i polsini mi ricordano i maglioni che si vedono nelle foto dei nonni da giovani in montagna. Visto che ho fatto poca incetta di passeggiate quest'anno, posso allora almeno fingere di essere in rifugio. Magari nel termos invece del caffè ci metto pure il Vov. Poi sai al lavoro come procedo spedita?
Verso natale poi ci sarà un'impennata di maglione con renne e disegnini vari. Non vi sto a dire nulla se non che qui, li vendono già. L'aria infatti, odora di neve(!).
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiR_ffNrI6kQXVtVRMbLdcGBVoNRG5XLjl98XAnGsq6g7O4Qe6YLKNBfCNmhodMyZfTvdfFvQWYmj5dOppgkYVVjD1prrmFFNmq3eV7LhJmLUS98pHC14RFdotGwpRmGhs4RPUBBC0nXalD/s200/fox-scarf.jpg)
Ora che arriva la stagione fredda, voglio ricomiciare a lavorare a maglia. Non che sia capace, sono la vergogna delle nonne, una sarta e l'altra che fa maglioni. Ma ogni tanto la voglia mi ritorna e ci riprovo. L'ultima volta sono partita con l'idea di fare una sciarpa che conclusa era così larga da sembrare una gonna. Un po' come quetsi tappeti di Patricia Urquiola. Ecco vedi che mi ha copiato??
Imparare a lavorare a maglia non è così difficile, ci vole costanza, ma basta seguire un corso anche per corrispondenza ed è fatta. Anche in Italia finalmente stanno prendendo piede quelle riunioni in cui ci si trova e si lavora a maglia. E non è difficile trovare informazioni sul web. Già su siti come leiweb.it c'è la sezione dedicata alla maglia e uncinetto. Ma se dovete fare compere, o fate come la mamma e andate al negozio(dove io solitamente mi perdo) oppure visitate gomitolis.it: eccezionali le foto pubblicitarie.
Per quanto mi riguarda penso che ci riproverò. Dopo il successo del mio cappellino a forma di fragola fatto per la collezione autunno-inverno dell'anno scorso quest'anno potrei dedicarmi alla realizzazione di una borsa a forma di ortaggio: zucca o cavolo? Si aprono le scommesse...
Per info:
www.archiexpo.it
www.donnawilson.com
www.zara.com
i maglioni di Zara!
RispondiEliminatriplo sbavz...
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